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RENAULT 6


renault 6

FRANCIA La Renault 6 era una cassapanca con 4 ruote più una di scorta in omaggio e prodotta dalla casa automobilistica francese Renault fra il 1968 e il 1980. Nella prima metà degli anni '60, la Renault 4 stava mietendo successi a non finire, tuttavia la concorrenza si stava facendo spietata pertanto alla Renault ci si iniziò a rimboccare le maniche per andare a zappare e nella pausa della merenda, lavorare al progetto di una versione più moderna, elegante e paracula della R4. Siamo nel 1966 e i lavori cominciarono alacremente. L'idea era quella di creare un'auto con un pratico portellone senza però giungere ad avere una station wagon. L'automobile arrivò nelRENAULT 4 1968 al Salone di Parigi, ma trovò chiuso. Della R4, la R6 usava lo stesso pianale e la stessa meccanica, ma la sua linea era più moderna con un corpo vettura più alto, in modo da risultare più pratica nel carico dei bagagli. L'inizio non fu dei più promettenti: durante i primi due anni di produzione, la Renault 6 fu criticata dalla stampa per la mancanza di potenza del motore direttamente derivato dalla R4, infatti arrivava al massimo a 110 km/h di velocità, tali prestazioni inoltre, erano penalizzate da un Cx simile a quello di un TIR, cosicché nel 1970 venne presentata la TL con il motore di 1.1 litri. La nuova versione della R6 fu inoltre migliorata per quanto riguardava la dotazione di serie: fu infatti dotata di un nuovo cambio con il pomello in acciaio inox 18/10, di un ventilatore adesivo e di una migliore insonorizzazione interna con i contenitori delle uova. Nel 1974 la R6 fu oggetto di un restyling: furono montati nuovi fari anteriori e posteriori, di forma rettangolare, una calandra di plastica nera, e nuovi paraurti, sui quali furono installate le luci di direzione, che precedentemente si trovavano nel posacenere. Le vendite della R6 comunque non raggiunsero mai livelli molto alti e la vettura visse all'ombra della R4. La produzione in Francia e nella maggior parte dei Paesi europei terminò nel 1980, ma in Spagna e in Argentina l'automobile venne venduta e prodotta fino al 1986 perché avanzavano i libretti d'uso in lingua spagnola. Olè!


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Vendo Renault 6 strafiga modello TL, di epoca sveva anno 1492 DC, ancora circolante e fà anche brum brum. Autoricambi in omaggio e ci metto anche un paio di damigiane di ottimo vino rosso fatto da me. “



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55 Commenti

Anonimo ha detto...

mio cugino ne ha avute due.
con la seconda e' andato contro un muro per esplosione! di un condotto dei freni.

ANhIMA ha detto...

Accidenti! Spero non abbia avuto problemi gravi.. un saluto

Pietro Mastroleo ha detto...

Dalle mie parti(LE) ne hanno vendute un bel po'.L'uso era quello tipicamente agricolo e/o da carico. Raramente se ne vedeva una con a bordo un'altra persona oltre al conducente(forse per l'impianto frenante).Confermo che anche qui ha vissuto all'ombra della R4 condividendone i difetti.
Pietro Mastroleo.

Claudio ha detto...

Una Renault 4 Obesa. Non male! Dopotutto con dei colori (scusate se sbaglio termine) "cromati" potrebbe anche essere accettabile.

Anonimo ha detto...

Auto comoda, affidabile e dai consumi ridottissimi.
Io me la godo ancora oggi e dopo quasi 40 anni frena perfettamente.

Anonimo ha detto...

Io trovo che sia invece molto bella e comoda tipicamente francese nel guidarla sospensioni morbide e consumi inesistenti.voto 8

Andrea ha detto...

Mio padre na ha avuta una... venduta per disperazione.... aveva il pianale con i buchi. Bisognava avere l' impermeabile anche dentro, disperazione anche per la meccanica: erano più le volte che partiva al traino, che quelle con il motorino d' avviamento.
Andrea
Padova

Unknown ha detto...

é stupenda......io l'ho comprata nel 1986,di seconda mano, con il contachilometri che segnava 78000.......ma penso che avesse jà fatto il giro una volta, la macchina è stata immatricolata nel 1969 sta per compiere 41 anni e va che una meraviglia.......

Bandito ha detto...

Io l'ho avuta, ereditata dal negozio di mio padre giusto perchè era ancora assicurata per 6 mesi e non valeva la pena di buttarla via, ed io avevo distrutto la mia ritmo, aveva 460000 Km, faceva 6 Km con un litro di benzina, 10 con un litro d'acqua e 30 con un litro d'olio, si avviava soltanto a spinta ed ogni volta che mi fermavo dovevo registrare il freno, era una vera auto di merda ma forse era colpa dei Km.

Bandito ha detto...

Però aveva una comodità, anche se le gomme si foravano continuamente era molto facile rubarne di nuove, bastava una bella sbarra di ferro per rompere il gancio che fissava la gomma di scorta sotto il pianale delle r4/6, io sono riuscito a fregarne due in una sera (perchè ero riuscito a forare due volte in una sera).

motodimerda ha detto...

ahahahahahahahah

Anonimo ha detto...

Purtroppo la ricordo eccome!Un incubo quando la vedevo in strada da bambino,al pari dell'oscena CITROEN AMI8 di 1 amico di famiglia(quella col tetto "controvento" stile FORD ANGLIA ma...ancora + brutta! -ho rischiato 1 infanzia traumatizzante!!!-).Non capiro' mai coloro ke le han comprate visto ke,tra l'altro,non erano neppure economicissime!X quanto riguarda la RENAULT ritengo fosse infinitamente + gradevole e dignitosa l'assai + economica R4(1 mia zia ne ha avute 2 ed erano divertentissime:si arrampicavano dappertutto!!!).Erano i primissimi anni '80...ke ricordi!!! -ELLEMME-

Unknown ha detto...

oddio esteticamente orrenda...la renault quando si ci mette ne sa.....mio dio.però meccanicamente e discreta!

roberto 64 ha detto...

o fatto la mia gioventù e le prestazioni del motore non erano ottime ma le prestazioni delle ragazze sui soi sedili ribaltabili erano ottime grazie renaut 6 grazie

Anonimo ha detto...

EHM... solo 1 piccola rettifica: l'oscenita' col tetto controvento era la AMI 6(ke giustamente caro ADM hai recensito).Tornando all'amico di famiglia l'aveva comunque data via x prendersi l'AMI 8 break(indiscutibilmente 1 altra mega stronzata "made in CITROEN"!).A proposito, com'e' ke questa CITROIATA non appare nella lista? Ne ha tutto il diritto poverina, eccome!!!... -ELLEMME-

Anonimo ha detto...

Ho circolato con una cosa così per 5 anni.
problemi zero.
consumi eccessivi.
Per l'epoca (1975 ) e per le mie tasche andava benissimo.

Anna ha detto...

Mio padre ne ha avute due!Dopo la vendita della prima di colore marrone cacchina,gli hanno dato un auto di prova una simca verde,ed io ero pure contenta,tanto brutta era la rx6,ma lui smontando le mie speranze di bambina,si presento'con la seconda renault 6 colore blu avion che nel tempo si scolori tutta.Ne era entusiasta,e ancora oggi ne parla con rimpianto.Io e mio fratello la chiamavamo vasca da bagno.Le rare volte che veniva a prendermi a scuola,mi comportavo come il figlio di gatto Silvestro...avrei voluto mettermi un sacchetto di carta in testa,per la vergogna.
Anna

Anonimo ha detto...

L'aveva mio zio....marrone scuro....se non ricordo male anche questa aveva il cambio sul cruscotto!
fabio.

Anonimo ha detto...

Più spaziosa della 4,doveva soppiantarla ma è uscita di produzione prima.

Anonimo ha detto...

E' stata la mia prima auta e, come il primo amore, non si scorda mai.
Magari ne facessero oggi di auto così comode ed affidabili........
Il cambio a cruscotto era comodissimo, e sedili anteriori, vere poltrone.

Anonimo ha detto...

Mio padre ce l'aveva, prima la 850, era un chiodo, poi la 1100, che invece anadava molto bene, faceva i 150 che ai tempi non era male.

Anonimo ha detto...

voglio raccontare la mia esperienza
mio padre ne ha possedute 2 850 cc e 1 1.1 cc
agricoltore di professione, le ha tenute fino alla morte fino a quando l'ha sostituita con una fiat duna che dopo un mese gli è stata rubata
non ricordo che abbia avuto grandi problemi solo di quella volta che ho rotto il cambio sinceramente la preferivo per i finestrini anteriori classici ricordo che andava a benzina agricola e una delle ultime volte che l'ho portata ho raggiunto i 150 kmh.
io possiedo una grand espace e con l'elettronica non va tanto d'accordo

Anonimo ha detto...

avevamo conseguito da un paio d'anni la patente di guida, con la 1100 della mia mamma, color celestino ghiacciolo all'anice in un periodo estivo, davvero spensierato della nostra vita, decidemmo con mia sorella e altri 3 amici, di metterci in viaggio per una lunga meta. I nostri amici ci chiamarono: "i 5 della Renault 6". privi di una minima nozione tecnica sul motore a scoppio, arrivammo a Turku ex capitale della Finlandia, dopo numerose peripezie, patimenti vari e guida in notturna. Ma sempre accompagnati di risate e sano divertimento. Turku è una città bellissima da cartone animato, tutto era in legno, persino la carta igienica a momenti. Sulla strada del ritorno però, tra canzoni a squarciagola, scoreggioni hai fagioli in scatola e l'inconfondibile profumo di gorgonzola e pesce fradicio, provenire delle scarpe in tela Superga, dovemmo fermarci perchè si era lacerata la cinghia in gomma dell'alternatore? Il mattino seguente, alla meno peggio, e dopo ore che non passava nemmeno una bici, immersi in un fazzoletto di strada avvolti da una fitta boscaglia, con "l'espediente della Nonna", ricreammo, fasciando ben stretto (a morte) con le calze in lycra di mia sorella. Ciò permise senza battere ciglio al motore, di raggiungere un paesino (credo distante 50 - 60 Km) e farci sostituire il pezzo.
Una indimenticabile, fantastica avventura.
Grazie ADM per avermi dato questo spazio.
Valerio Venario

Bandito ha detto...

Concordo per Turku, ci sono stato ed è una città bellissima, ma ho anche avuto una R6, auto di merda come poche.

mezzotoscano ha detto...

@ Valerio
Aaah, che bella avventura! Mi sembra di rivedere certi fotogrammi delle mie.
Roba che i fricchettoni con "Kartoffelnwagen" nera lucidata a specchio non sono in grado di capire, perché solo le auto di merda d'un tempo (non quelle attuali!) potevano darti simili sensazioni.
Immaginate per esempio di rivivere la stessa avventura con (tanto per dire) una X6... no, non esiste proprio!
Anche perché, ammettiamolo, i tempi sono cambiati.

Anonimo ha detto...

Per Bandito, la cara inossidabile, vecchia R6 era così merdosa che ci ha permesso di viaggiare (quasi) comodi e con una mare di bagagli al nostro seguito, lenti forse perchè sempre carichi, ma di strada ne ha fatta, e tanta mi creda. Due anni addietro (forse tre)e stata fatta demolire (era del Dicembre 1972) resistendo anche alle sevizie dei nipoti, che hanno potuto far pratica nel conseguire la Pat. di guida. Si tenga al calduccio la BERTUCCIA a 4 ruote che si ritrova in garage.
V.V.

Bandito ha detto...

Per VV (mie stesse iniziali, abbiamo qualcosa in comune oltre ad aver posseduto una R6)se hai letto i miei post precedenti avrai letto che la mia aveva quasi mezzo milione di chilometri, usata per anni come furgone dai dipendenti di mio padre, sul fatto che durasse niente da dire.
Quello che dico e che anche da nuova consumava come una ferrari, non frenava, non teneva la strada, aveva un impianto elettrico fragilissimo e camminava meno di un quadriciclo, oltre ad avere un'estetica decisamente lassativa.
Se questo non basta a definirla "auto di merda" non so cosa bisogna aggiungere.
Per quanto riguarda la BERTUCCIA, ho una Punto prima serie che non mi ha mai dato problemi, fa tranquillamente 60 Km/h più di una R6, consuma un terzo e passa le revisioni ogni due anni senza nemmeno guardarla, benchè riposi in strada e non in garage, che è riservato alla moto, rientra nel mio concetto di auto come utilità e necessità, non come mezzo per dimostrare qualcosa a qualcuno, e se volete definire la Punto "auto di merda" io non me la prendo, resta il fatto che ne hanno vendute uno sproposito e la maggior parte sono ancora in circolazione, quelle demolite hanno avuto incidenti più che problemi meccanici, perchè non ho mai conosciuto nessuno che sia riuscito a portarne il motore alla fine (come la R6, del resto).

Anonimo ha detto...

Ciao VV, non reputo merda la tua Punto, dato che è una macchina sincera ed economica nel suo complesso. Perdonami, ma non ho letto i tuoi post precedenti. Ma sorge spontaneo domandarmi; come fai ad addebitare il nome di AdM, alla tua ex R6 che ha macinato 1/2 Milione di Chilometri!! Non sei contraddittorio?? Anche il ghiacciolo all'anice ha trasportato di tutto (oltre a 2 traslochi)La nostra 1.1 non consumava come un camion. C'è chi con un maggiolino riesce a compiere 4 Km/l, altri 14 Km, dipende dal tipo di piede che usi dosando l'acceleratore, certo, se sei in cerca dello spunto e sei come "Piede Amaro" alla ricerca delle massime prestazioni...bhè allora; ecco calare drasticamente i consumi. La tenuta era quella che era, per via anche della sua altezza da terra non prorpio da Gokart e per le ruotine alla Isp. Clouseau, ma elettricamente credimi, almeno la nostra, non ha mai avuto problemi.
Il cambio era robustissimo e potevi immettere tutte le marce che volevi, anche IV - I senza mai aprirsi in due!! Le vetture vanno comprate con il cuore, perchè devono emozionare e farti sussultare. La R6 piacque da subito a mia madre e anche il colore (un pò fetecchio). In fondo la bellezza e sempre stata soggettiva. Oggi le macchine si assomigliano un pò tutte e più avanti si andrà, più si assomiglieranno l'uno all'altra. Per questo motivo ho acquistato una 2 CV 400 cc che(molto)lentamente e con max cura, stò facendo ripristinare.
ciao

mezzotoscano ha detto...

@ Bandito
La Punto, come del resto tutte le utilitarie Fiat che l'hanno preceduta, è una grandissima ""auto di merda"" (notare le doppie virgolette... e chi la vuol capire la capisca), tanto che ne ho acquistate due praticamente identiche.
Morale: pagando meno di una Golf ho due vetture (caso mai se ne guasti una, ma non è ancora accaduto) delle quali sono piuttosto soddisfatto... Per la serie "chi si contenta gode".

Anonimo ha detto...

ma... è la mia! Proprio quella lì, colore can-che-scappa! Grande! E' vero, andava a 110, ma solo quando c'era vento dietro. Ho avuto anche due R4, ma questa era iper lussuosa, con i suoi bei sedili in simil skai. Ciao
Manfredo

Anonimo ha detto...

Anche mio zio ne aveva una.. Era bianca.

Dick ha detto...

La sorella obesa dell'R4 è stata la mia prima macchina, pagandola nell'85 mezzo milione. Era una 850 bianca usata del '77 con un allucinante passato (seppi in seguito...): il proprietario ci portava la famiglia a spasso per l'europa con una roulotte!! Ammortizzatori gas-matic, cinture di sicurezza fisse e volante sportivo Momo regalati da un amico la resero invincibile nelle curve (purchè in discesa. Le feci rivivere così una seconda giovinezza rischiando spesso di perdere la mia a causa dei suoi 4 freni a tamburo (e del mio senno) puramente ornamentali... Prese poi il suo posto una Ritmo Diesel beige daino, tanto per non perdere l'abitudine con l'AdM... Grande tenuta di strada, frenata da Graziella e consumi da Alfetta, l'R6 dondola ancora nei ricordi dei miei ventanni!

Anonimo ha detto...

Lo slogan della Renault 6 nel 1974 era: "Renault 6. Così Spaziosa Perchè Lo Spazio Non Basta Mai", io aggiungerei "Soprattutto Per Uscire"!

Anonimo ha detto...

La sorella focomelica della Renault 16!

allocco ha detto...

Appassionato di piccole sportive, nel'75 dovetti svendere la 850 Sport Coupé per acquistare l'AdM (di seconda mano). Motivo: L'arrivo del primo pargolo.
Era un periodo pieno di verde (nelle tasche) e la facevo viaggiare a diluente (Toluolo) così ancora oggi devo pagare l'inquinamento che provocavo.
Era notoriamente l'auto dei panettieri, meno rozza della R4, potevo caricare la carrozzina montata con il figlio dentro a dormire (e attenzione ai tamponamenti) e ci stavano anche i nonni!
La cambiai per una 128 3P che però merita ancor più l'etichetta AdM.

Anonimo ha detto...

la mia era del '72 verde petrolio balestre rinforzate per trasporto barca, però quando non c'era il carrello sembrava di stare su una giostra! spattacolare

Anonimo ha detto...

E' stata la mia prima auto per anni; la 1100.

La meccanica del motore la capivo persino io. Con 10000 lire ci giravo l'Italia senza sentire nemmeno una buca.

Bianca: con carta vetrata 220 e una bomboletta di vernice ho risparmiato milioni di carrozziere.

Per lavare gli interni di similpelle bastava insaponarla con secchio e spugna e poi sversare secchiate d'acqua dal portellone.

Calando i sediolini, avevo a disposizione una camera da letto da farci ogni sorta di party privato (non c'era il cambio fra le palle).

E' finita per colpa di mio cugino che me l'ha fermata contro un palo della luce perché non conosceva il funzionamento di un freno senza olio nella pompa.

Anonimo ha detto...

Nella nostra, dal buco che si era formato nel pianale, oltre l'aria ci entrava il gatto di notte per dormirci dentro...

Anonimo ha detto...

Minchia, certo che la gente è proprio ignorante. E per di più credono di essere esperti d'auto e design. Ma certi utenti ignoranti non sanno che la R6 era diffusissima in Italia, agli italiani piaceva e la ricordo benissimo negli anni '70. Soprattutto non hanno capito gli ignorantoni che scrivono qui in questo sito di merda che le auto francesi come la R6, le Dyane e le Ami6/Ami8 offrivano molto di più rispetto alle utilitarie Fiat (in termini di spazio, prestazioni, confort), senza però avere costi di gestione più alti rispetto alle scatolette Fiat. Prima di dire cazzate informatevi. Inoltre probabilmente all'epoca non eravate ancora nati. Quante cazzate che si leggono qui.

enzo ha detto...

@ lo scienziato del commento anonimo n°39.

Anche se non sono un esperto di auto e di design, la ringrazio per i complimenti. Ella ha esposto alcune verità parziali, mostrando un pressapochismo pari solo al suo ego, sul resto stendo un velo pietoso. La Renault 6 ebbe un discreto successo anche da noi, ma nulla di clamoroso. E' vero che le utilitarie Francesi del tempo offrivano di più rispetto alle utilitarie Fiat, ma mentre le prime erano ottime per portare cose, persone e fare pure qualche viaggetto, le seconde erano imbattibili in città, perché molto più agili e facili da parcheggiare; erano diverse tra loro, nonostante condividessero il segmento, né migliori né peggiori. Ah dimenticavo, allora io c'ero, che era abbastanza frequente, a differenza di oggi, che nello stesso segmento ci fossero auto con caratteristiche molto diverse tra loro. Prima di usare termini del tipo: "Prima di dire cazzate informatevi." O: "Quante cazzate che si leggono qui." Ma non sarebbe più semplice intervenire nel merito senza offendere?

Anonimo ha detto...

Ho appena scoperto questo blog... stupendissimo!!! Mio padre acquisto' una R6 850 nuova nel '71: blu notte, "pelle" nera all'interno e la manovella per l'avviamento a mano!!! Uno spettacolo. Ballava e dondolava come una barchetta sul mare forza 39, ma era silenziosa, il cambio si manovrava da favola e pazienza se messo sul cruscotto non permetteva di sfiorare le gambe alla tipa seduta accanto. Tanto bastava abbassare i sedili per avere una camera da letto.... e quante volte li ho abbassati. Ci ho preso la patente nel '78, poi l'ho usata quotidianamente con viaggi anche impegnativi, poi è passata alla mia fidanzata (in seguito moglie ed ora divorziata) che ci ha preso la patente, un paio di muretti e spigoli e ci andava a lavorare tutti i giorni. Quanto tornava la sera passava da me e rifacevo il livello dell'olio dei freni - e non solo quello. E' finita poi dopo 15 anni per colpa di un mezzo tossico che l'ha rubata e rovesciata in un campo... e ancora mi spiace. Un vera ADM, ma i ricordi sono ancora dolci... moglie a parte. Complimenti a tutti e un saluto.
gitanoblu

Anonimo ha detto...

Ricordo mitci vacanze anni '70 con la R6 : ad ogni salita andava in ebollizione ci voleva il tanicone, in discesa invece il freno a mano non teneva e ci voleva il sasso sotto le ruote. Mondo analogico in questo caso poco rimpianto.
Mia prima macchina guidata sulle ginocchia del papà : rivedendo oggi le foto qua sopra comprendo che ho vissuto 40 anni da post-traumatizzato, e mi spiego perchè uso i mezzi pubblici (se li trovo)
Franco Prizzi

Anonimo ha detto...

@40 Enzo
comprendo il tuo disappunto, ma in certi casi l' indifferenza è meglio......se uno è nato senza Humor, questi non gli cresce sotto le ascelle a 40 anni.....

vecchio ha detto...

non sono sorpreso di trovare la R6 da queste parti. lei come la dyane scontano il fatto di essere piccoli aggiornamenti di modelli di grande successo senza il fascino degli originali.
nel complesso la renault 6 era una macchina riuscita con il 1.1, i motori erano potenziati rispetto a quelli montati sulla 4.
a quel tempo la concorrente diretta era la 127 che forse costava qualcosa meno ed aveva le stesse prestazioni però all'inizio non aveva il portellone.
la simca 1100 invece aveva il portellone ed era spaziosa ed ebbe successo, costava meno della 6 però era anche molto più lenta e pesante... devo dire che non ho mai capiito del tutto perchè il pubblico abbia preferito così tanto la R4 e la 1100. a me era antipatica per il modo in cui cercava di imitare malamente lo stile della R16 ma non posso certamente dire che la simca e la 127 siano più belline!

Anonimo ha detto...

Grande R6 ne ho avute cinque o sei andavano sempre per non parlare della comodità l ultima l ho venduta due anni fa se ne trovo una in ordine me la compro era un auto con l anima altro che le supposte che fanno ora

Anonimo ha detto...

grandissima auto. In famiglia dal 1962 in poi abbiamo avuto 2 renault4 2 renault6 1 renault14 1 Renault 19 2 twingo 1 espace 3 scenic 2 laguna ... oltre altri marchi ma la Renault 4 e la Renault 6 le ricordo con grandissimo piacere

ginosino ha detto...

in un paese in provincia di taranto circolano parecchie di quelle orribili renault assieme alla renault 4 e 9 e quel vomito di peugeot 305

Anonimo ha detto...

chi fa commenti sbagliati sulle R4 R6 non le ha mai conosciute ne ho comprata una R6 nel 1974 usata con 80000km lo usata x dieci anni mai avuto problemi era impossibile surriscaldare la ventola di raffreddamento era attaccata all'albero motore e niente filtro olio credo fosse un motore ricavato dalla DOUFINE utilizzati nella guerra d'africa percorreva strade che nessuna auto dell'epoca riusciva a fare che fosse sulla sabbia o su terreno arato era lo stesso R4eR6 grandi AUTO

Ramadan ha detto...

La Renault 6 era straordinariamente bella se confrontata con la stessa di casa Renault 19 a due volume.
La 19 a parte di essere anonimamente orribile , aveva una meccanica e l' avantreno che spaventava pure ai propri fanatici della Renault . Insomma la Renault 6 restera' un design con grande identita' e certo non passera' mai innosservata come accade con la rattristante " 19 liftback " anche " Chamade " .

Anonimo ha detto...

Di tutti questi commenti......vorrei sapere:
quanti di voi abbiano mai smontato e rimontato
personalmente, motore,cambio, frizione. freni ecc.....della R6. Solo effettuando lavori personalmente si capisce meglio come dono costruite le auto, in questo caso la R6.
Ci siamo capiti ???????

walterm ha detto...

anch'io ne ho avuta una rosso scuro, presa usata, comodissima, sospensioni che assorbivano tutto, poi venduta non ricordo perchè avevo preso una 127 fiat che ho tenuto una settimana dopo essermi spaccato la schiena per un banale viaggetto fino a macugnaga.
Allora sono tornato ad una francese, una dyane, anche lei comodissima con cui ho fatto 250milakm.
Se vi piacciono le sospensioni morbide come avevano le renault 4 o 6 e le citroen degli anni 60, tutto il resto sembra scomodo.

Unknown ha detto...

Chi non l'ha vissuta la realta di una macchina come la renault 6, spartana si, dalla linea e dagli allestimenti, replico dicendo che si sbaglia. Sempre pronta al lavoro, economica, comoda ,semplice da potere essere riparata anche in una dolceria,allegra con il sedile anteriore unito, estiva, complice di gite con più persone dentro più del dovuto. Peccato per me , in quanto la complice delle mie ragazzate è del 1970 e mi sono ripromesso di sistemarla. Credetemi sono affezionato, perché sono cresciuto con LEI.

Anonimo ha detto...

All'epoca, la prima serie non mi piaceva.
La seconda serie, invece mi piacque molto ma fu un amore passeggero.
L'ho riscoperta l'anno scorso e penso sia un peccato non averla comprata..
E poi... Proprio l'altro ieri... Ne ho visto una, in eccellenti condizioni ed è stato subito amore!

Anonimo ha detto...

Poco dopo la mia nascita, mio padre vendette la mini e si comprò un'auto più adatta alla famiglia. La Renault 6. Ricordo che durò sino al 1981. Lui era entusiasta delle doti di quest'auto. Io vomitavo sempre per via delle sospensioni eccessivamente morbide e soprattutto alla fine degli anni 70, inizio nanni 80, mi vergognavo tantissimo di quest'auto. Era il modello 850 cc, dei primi , aveva il cambio sul cruscotto ma ancora dei primi, con la prima marcia con tutta la leva estratta ( a rovescio rispetto al solito.) inoltre ricordo che aveva una feritoia fra il paraurti anteriore ed il frontale, dove inserire la manovella di avviamento se avevi la batteria scarica ....pazzeschissimi ricordi

Anonimo ha detto...

Presa di secondamano, auto mitica, in montagna andava che era una meraviglia anche nelle strade sterrate peggiori, ci caricavi di tutto...

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