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AMPHICAR

amphicar

GERMANIAL’Amphicar era un’automobile? Non proprio. Era un mezzo anfibio? Anche. Era una barca? Quasi...   
Allora, cosa diavolo era ‘sto Amphicar? L’Amphicar era uno stronzo galleggiante.
Fu il primo mezzo anfibio ad uso civile prodotto in serie nel 1961 dal Gruppo Quandt di Berlino, un impero industriale (nazista) appartenente alla simpatica famiglia Quandt che oltre a sfruttare schiavi per le proprie fabbriche durante la seconda guerra mondiale, annoverava tra i suoi membri un tenente della Lutwaffe ed ebbe come testimone dello sposo, al secondo matrimonio della signora Quandt (la First Lady del Terzo Reich) un vero e proprio special guest: Adolf Hitler.
Il peschereccio con le ruote fu progettato da Hans TrippelHans Trippel  è stato un progettista automobilistico tedesco attivo soprattutto nello sviluppo di veicoli anfibi. Fu membro del Sturmabteilungen, il gruppo paramilitare del Partito Nazista. Ricevette finanziamenti anche da Hitler per poi essere condannato a cinque anni di carcere dopo la guerra e internato come profittatore di guerra. che probabilmente qualcuno di voi ricorderà nelle vesti di Capitan Findus, già responsabile di aver illuso il popolo norvegese a metà anni ‘50 di potersi costruire un’auto in proprio: il risultato fu la Troll 700, 5   esemplari prodotti e 6 distrutti; a pagarne le spese anche una Smart in doppia fila, ma tanto era quella di Trippel.
troll - auto norvegese - autodimerda.itIl risultato fu la Troll 700...

L’originale nome ideato per l’auto anfibia, Amphicar, al quale nessuno avrebbe mai potuto pensare, neanche la Fiat, fu scelto dopo mesi travagliati di studi approfonditi e tra altre interessantissime proposte come “Titanic”, “WC (Water Car/Water Closet)” e “Marea” utilizzato invece anni dopo proprio dalla Fiat per un suo modello che poteva anch’esso andare nell’acqua, ma senza riemergere.
Il motore era un Triumph quattro cilindri di 1147 cc da 38 cavallucci marini, il cambio a 4 marce manuali (del maggiolino) e una velocità su strada di 120 km/h. Ben diverse le prestazioni marittime con una velocità simile a quella di un pedalò guidato da 4 lottatori di sumo: 7 nodi marini = 10 km/h. Le portelle avevano una chiusura poeticamente ermetica per non far filtrare l’acqua, il motore, che era posteriore, non aveva prese d’aria sotto la linea di navigazione ma solo superiori, con un pratico foro in cui poteva essere inserita una bandierina, che fa molto motoscafo, un ombrellone o un crocifisso per l’ultimo Mea Culpa. Le parti elettriche dell’automobile erano in alto e protette... da San Nicola, mentre il fondo della macchina era carenato con due eliche posteriori in plastica. Le ruote anteriori agivano come timoni ed erano supportate da un cambio a 2 marce (avanti e indietro) in modalità “Costa Crociere” brevettato dal nonno di capitan Schettino.
Se facile poteva essere l’introduzione in acqua, più difficoltosa poteva invece presentarsi la risalita, considerando l’assenza di trazione integrale, ma una volta riusciti nell’impresa, l’eventuale allagamento interno poteva essere espulso dal retro vettura tramite un pene metallico esterno stimolato da una pompa elettrica.
In effetti l’Amphicar, originariamente denominata la “4 ruote in padella”, aveva in navigazione una porzione di corpo vettura emersa piuttosto alta, a metà portiera, cosicché bastava un’onda per farsi una doccia integrale e rischiare pure l’affondamento, ma i vantaggi della marcia su acqua ne compensavano i rischi. Pensate solo alla comodità in mare di trovare sempre un parcheggio, di poter guidare, parlare al cellulare, lavarsi i piedi e pescare contemporaneamente, di risparmiare sull’autolavaggio, di non dover aspettare un inutile semaforo (al massimo solo qualche palo delle cozze con lampeggiante) e soprattutto di poter cagare dal finestrino! Non era fantastico?
Purtroppo nel 1968 negli Stati Uniti l’inasprimento delle norme sulla sicurezza stradale negarono l’omologazione alle ultime Amphicar importate e siccome il 90% delle vendite si era concentrato proprio negli USA, dopo quasi 4000 veicoli prodotti, fu direttamente l’azienda costruttrice ad affondare.
Oggigiorno gli attuali proprietari delle quasi 2000 Amphicar sopravvissute, preferiscono descrivere il proprio veicolo, a fronte di prestazioni ormai notoriamente scarse, come “L’auto più veloce in acqua e la barca più veloce su strada”. Spero solo vivamente che nella frenata si ricordino perlomeno quale superficie stiano percorrendo: tirare il freno a mano in acqua o buttare un’ancora sull’asfalto vorrebbe dire far proprio una figura da capitone marinato.

 
dubito
ANNUNCIdiMERDA:
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VEDI L'ANNUNCIO IN FORMATO .PDF”Vendo Amphicar del ‘64 con soli 10.000 km, io sono il terzo capitano di vascello, vernice verde oltremare originale, anche i pneumatici sono originali e infatti si stanno decomponendo. Manutenzione documentata dalle carte nautiche, unico intervento di rilievo la sostituzione del radiatore con un acquario. In omaggio 3 pesci rossi.”


AMPHICAR



44 Commenti

Anonimo ha detto...

amphiamente una cagata............

ghost

pietro mastroleo ha detto...

Ottimo lavoro eheheh
una recensione superba che consacra questa nuova star all'altezza della bassezza del sito.
Gulp terra-mare, altezza bassezza.... non è che ci sarà da qualche parte un aerauto o autereo?

pietro mastroleo ha detto...

@ ADM
c'è pure il terra-aria : www.terrafugia.com

ANhIMA ha detto...

E già Pietro, ma io conosco anche il TerraMerda.. :)

pietro mastroleo ha detto...

EHEHEH
AD ADM non sfugge niente!!!
E poi per quella zappa-mare vuole 100mila€
AHAHAHAHAHAHAH e la Fiat come mai non lo ha querelato ancora?....
Ma i commenti di Mezzotoscano dove sono? In ferie? Mezzotoscanoooooooooooooooo mi manchiiiiiiiii
Fai una colletta sul sito che la faccio io una meraviglia degna di nota, così gli insegniamo ai "pernullasobri" come si fanno le cose!!!

Anonimo ha detto...

ahahah! recensione molto divertente, complimenti! Però nella scelta dei colori un minimo di gusto ce l'avevano... no?

an mi

mezzotoscano ha detto...

@ Pietro
Tranquillo, sono ancora presente, anche se sto per concedermi un viaggetto in camper (quindi con meta da deliberare di volta in volta).
Se ultimamente non mi faccio sentire troppo è perché ci sono altri bravi commentatori che meritano spazio.
Inoltre sto cercando motivi d'ispirazione...

pietro mastroleo ha detto...

@mezzotoscano
Sono contento di sapere che ti stai per concedere una bella vacanza! Però il portatile lascialo a casa, potrebbe sfuggirti qualche occasione degna di nota.
Ciao e buone ferie

Anonimo ha detto...

io ne ho una ed è stupenda anke se inutile sia in strada che in mare perchè in strada non ci sta e in mare arruginisce subito... però è bellissima

Unknown ha detto...

nooooooooo ma dai e una stranezza...magari era divertente.certo per girare in strada così...meglio evitare un pò.... :)

Anonimo ha detto...

da ignorante in materia x me è carina....almeno ha trovato la sua dimensione sta in acqua e nn sull'asfalto. SAN

Anonimo ha detto...

Scenetta: uno svizzero in vena di umorismo (rara avis) ne parcheggia una, rossa, vicino al bar del lungolago, ma, astutamente, la sistema col posteriore contro il muro dell'oratorio, così non si vedono le eliche, dopodichè si ammazza di "biciclette" - termine locale per il camparino col bianco - offre altrettanti "velocipedi" agli astanti locali, infine, barcollante o presunto tale, sale in macchina, mette in moto e si fionda verso l'alaggio abitualmente destinato al locale circolo velico, suscitando stupore e costernazione non tanto per il fatto che finisce dritto dritto nel lago, avvenimento non del tutto inusuale a quei tempi, quanto per il fatto che, spanciato in acqua, lo spiderino trotterella cullato da una brezzolina verso il vicino Canton Ticino...
I più sensibili decisero risolutamente di smettere di bere, i più saggi si ritirarono sommessamente silenziosi al cospetto del banco del bar ordinando da bere tutto quello che lo svizzero aveva tracannato...

Beppe

Anonimo ha detto...

complimenti per la recensione!!!!! TROPPO BELLA!!!! però ammettiamolo che dopo tutto questa macchina era una figata da paura :)sarebbe il mio sogno averne una

Anonimo ha detto...

siete troppo severi con molte auto. Spesso l'originalità è frutto anche di un estro creativo,
di uno "strappo alla regola" e non credo debba essere sanzionato.Pensiamo a quanta merda ci fanno vedere in tv che ci umilia e ci offende..e non è creativa. Pensate a pippo baudo a quella zallona della d'urso a quell'oscenità di gard lerner...quanti siti dovrebbero avere? Meglio le auto "ESTROSE"...E POI L'ami 6 la avuta mio padre ed è stata una comodissima auto!Consumava pochissimo ed aveva un motore robustissimo.saluti.manlio

pino ha detto...

Complimenti! Oltre ad essere un comico nato si vede che sei molto preparato in campo automobilistico...Ho letto la recensione dell'Amphicar a notte fonda e a causa dell'enormi e fragorose risate che mi ha suscitato stavo svegliando tutta la famigliola....BRAVO!!!! PINO

Anonimo ha detto...

E' molto più veloce, in acqua, una bagnarola o una zattera a remi!

Anonimo ha detto...

Quando si diceva:"Mi sono fatto la barca", non credo che si riferissero a quest'auto!

Anonimo ha detto...

ma è un'idea fantastica!!! vai alla spiaggia e se al ritorno c'è coda in autostrada, torni a casa via mare

Anonimo ha detto...

credevo che la morte più orrenda fosse rimanere chiusu in un sottomarino che ha finito la benzina in fondo al mare. Ma non è così. Te l'immagini se non si aprono le portiere stagne sull'autosole in coda a ferragosto ?

Anonimo ha detto...

Salve, devo dire che il (povero???) progettista si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato.
A Milano durante le piene del Seveso sotto i ponti con l'acqua a 2 metri la Amphicar oggi farebbe un figurone. Purtroppo l'odore della piena confermerebbe la dicitura "autodimerda".
Sulla Troll devo dire che sembrava una vecchia Porsche con una tenda canadese di Bertoni a fare da abitacolo. Orripilante.
Un saluto da un lettore DI SINISTRA.

Anonimo ha detto...

vorrei averne una per incendiarla

Anonimo ha detto...

Proprio una vettura tutta forza e niente spine!

Bandito ha detto...

7 nodi sono 13 km/h, non 10, visto che un nodo, per conoscenza dei pecorai montanari, è un miglio marino all'ora, ed un miglio marino corrisponde ad 1.852 Km. Un po' più veloce di un pedalò, abbastanza da battere un sacco di gozzi con il fuoribordo.
Questo giusto per parlare di matematica, il veicolo è comunque una merda.

Anonimo ha detto...

io uso solo mocassini. e allora ?

Pier ha detto...

Un auto a prova di sciopero dei traghetti e di determinati comandanti.... a patto di non portarsi con sè una moldava.

Anonimo ha detto...

la tirrenia la dovrà inserire nella sua flotta, sarà la sua punta di diamante, perla scelta del capitano circolano nomi noti alle cronache giudiziarie

enzo ha detto...

Così a prima vista, dalle mie parti in estate potrebbe essere una simpatica alternativa allo scooter; però poi, a pensarci bene, si scopre che ha almeno tre controindicazioni serie: 1° Seppure la trovi usata, costerà sicuramente una tombola e, con gli stessi soldi ti compri un gommone e pure lo scooter. 2° Consumi elevati, pezzi introvabili e, sicuramente, manutenzione costosa e impegnativa. 3° Da non sottovalutare i subitanei attacchi di diarrea che si possono provocare agli astanti al proprio passaggio con l'Amphicar.

Anonimo ha detto...

Una vettura simile all'Amphicar, è apparsa nell'episodio dei Simpsons "$pringfield", veniva mostrata in un cinegiornale d'epoca apparso all'inizio dell'episodio, appena uscita dalla fabbrica veniva fatta finire in acqua!

Anonimo ha detto...

certo fa concorrenza alla Fiat ESV, per andare a pesca di lucci. azzardata, geniale, avanti anni luce, ad avercela una zodiac a 4 ruote come questa...

Anonimo ha detto...

L'auto di Schettino...

Anonimo ha detto...

Infatti non sta a galla! E fa acqua da tutte le parti!

Anonimo ha detto...

Infatti non sta a galla! E fa acqua da tutte le parti!

Anonimo ha detto...

Schettino guida una Ford Tourneo Gran Coupè Streamiliner GTO triturbo a babordo, con il vano pieno di salvagenti

Anonimo ha detto...

un'auto romantica da manovrare nei nostri fiumi con una bella (??) compagna moldava a bordo...la brezza delle esalazioni tossiche dello scarico e gli scarichi non depurati sulla linea di galleggiamento rendono l'esperienza unica.
(okkio agli skizzi sui capelli)
giò

Anonimo ha detto...

beh, gli schizzi c'erano sicuro

Anonimo ha detto...

Intanto chi ha scritto il commento dell' amphicar dovrebbe documentarsi meglio dato che non monta il cambio del maggiolino bensì un HERNES modificato con presa di forza...poi è chiaro che da come scrive mister invidia non è mai salito nè in acqua nè su strada. Per chi ne capisce qualcosa l'amphicar è comunuqe sconsigliata per chi pensa di usarla in mare dato che è completamente in ferro. Il suo utilizzo ( e divertimento ) è in acqua dolce quindi laghi e fiumi....e posso garantire che tiene molto bene le onde. Le porte hanno doppia guarnizione e non serve aprile in acqua anche perchè la linea di gallleggiamento è a metà delle porte( quindi mister invidia sei anche un cattivo osservaotre)..se qualcuno volesse saperne di piu' su questa macchina a dir poco meravigliosa o provarla in lombardia puo' scrivermi al seguente indirizzo :
e.tognon@libero.it

Anonimo ha detto...

Solo una mente Malata poteva creare una "auto" simile!

Anonimo ha detto...

36
hai ragione, è un cesso d'acqua dolce

Anonimo ha detto...

Infatti: se si usa l'acqua salata per lo sciacquone si rovina tutto. Parola di idraulico.

Anonimo ha detto...

dimostrazione che per fortuna in Italia chi non capisce un c...o di auto sono pochi!!! vi consiglio un tubo di gomma per soffocarvi nelle vostre favolose punto o panda o ecc...

Anonimo ha detto...

E' vero, non avevo pensato, da buon pirla, al fatto che uscire dall'acqua all'avanti, con la trazione posteriore, è un pò un problema.... e, uscire in retro? :-D

francesco ha detto...

Non é solo chi ha scritto il commento ma tutti quelli che gli danno ragione ad essere infelici!

Ugo B ha detto...

Al signor Tognon vorrei far notare che nella goliardica demolizione del suo veicolo da parte del redattore si descrive una linea di galleggiamento a metà portiera, cioè state dicendo la stessa cosa. Concordo poi sul fatto che la Amphy sia un'autarca o veitante (veicolo natante) geniale, ed ha pure una certa eleganza come cabriolet, in linea con auto sportive di fascia mediobassa dell'epoca. Un mix non dei peggiori tra 850 sport coupè (Giacosa/Boano)nel muso, 850 spider/Renault Caravelle il cofano posteriore, Sumbeam Rapier Convertibile le pinne stile Studebaker (Raymond Lowey). Però da diportista della domenica, prevalenemente a vela, mi chiedo come si comporti in caso di lago davvero formato, vento al traverso ecc. Lieto che tenga le onde ma sull'alto Garda verso la fine della guerra persino un anfibio militare americano imbarcò acqua ed affondò per le condizionii del lago, con vari annegati.
Circa la velocità su strada mi piacerebbe sapere quali erano i mezzi analoghi, magari sucessivi, che potessero competere con la simpatica Amphy, o se si registrino casi di qualche modello taroccato...pardon potnziato, perchè ricordo come fosse ieri che più di 30 anni fa fui sorpassato sulla VR-Brennero da un anfibio che di sicuro toccava o superava i 140km/h e mi sembrò proprio un'ibrido di barca-spider, alto da terra e con 2 eliche a poppa. Ma non ebbi il tempo di memorizzare il muso.
Chi ne sa qualcosa?

Unknown ha detto...

Se qualcuno ha un amphicar da regalarmi sono disposto ad usarla

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