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MEERA

meera mini car india
INDIA La Meera (per esteso: Meerda) è un insieme di tecniche ascetiche e meditative di origine indiana che consentono il congiungimento del corpo, della mente e dell'anima con la tazza. Colui che è condotto dalla Meera è chiamato “Uomo di Meera” e sarà il solo a poter contemplare la sua Meera, penetrando il mistero posto nel proprio intimo primordiale, abbandonandosi ad ogni piacere ed effluvio, spirituale e carnale.

Il culto della Meera

Più di 50 anni fa, il sogno che ha realizzato di recente Ratan TataRatan Naval  Tata è un imprenditore indiano, presidente e principale azionista di Tata Group, la più grande azienda privata indiana. Dopo gli studi superiori compiuti in India, si è laureato alla Cornell University di Ithaca, negli USA. E' il nipote di Jamshedji Tata, il fondatore del gruppo Tata., di realizzare cioè, una piccola vettura per le masse con la quale motorizzare l’India (Tata Nano), era apparso durante una meditazione anche al grande maestro di yoga alla pesca & mangocago, Shankarrao Kulkarni, eremita congelato dal XIX secolo sulle cime dell’Himalaya che, grazie a precisi esercizi di controllo del respiro, riusciva a scorreggiare senza perforare i ghiacciai conservando la materia prima nel suo corpo. Ma nel 1949, dopo decenni di sacrificio, non riuscì più a trattenersi e scese finalmente al villaggio per dare forma al suo capolavoro: il primo prototipo della sua grandissima auto di Meera.
PROTOTIPO MEERA MINI CAR La saggezza e gli spasmi accumulati nel suo  eremitaggio stitico, lo aiutarono negli anni successivi a perfezionare e migliorare ulteriormente il suo concetto profetico, divulgando e tramandando ai suoi discepoli il culto della Meera.
L’apoteosi dello sforzo di Kulkarni divenne MEERA MINI CAR 1967 MODELLO DEFINTIVOrealtà nel 1967 all’interno del tempio, ormai evaporato, della Meera Automobile & Engineering Industries Pvt Ltd con sede a Ichalkaranji nell’India occidentale. Più piccola della Tata Nano, la Meera sarebbe potuta essere messa in vendita ad un prezzo di Rs 12.000 nel 1975 (ca. 900.000 Lire italiane): commercializzazione che all’atto pratico non partì mai in quanto Kulkarni, alla fine del progetto, ripiombò in un sonno meditativo intenso senza più risvegliarsi.
Il motore bicilindrico da 15 Cv, posizionato posteriormente, era anch’esso nella fase di ricerca interiore con un desiderio ardente di evoluzione spirituale, consentendo una velocità massima di 85 Km/h, abbiocchi permettendo. Cinque posti, quattro marce, tre portelle, di cui due sul lato passeggero, e un singolo tergicristallo, con una percorrenza teorica di 18 Km/l; tutte le componentistiche, compreso il motore, furono prodotte, speziate e cucinate localmente dalla moglie di Kulkarni, che negli anni di assenza del marito, nonostante si fosse guadagnata in paese una fama non troppo positiva, non le pregiudicò comunque un buon rapporto con il consorte; del resto in taluni comunità religiose il maiale è sacro e probabilmente... anche la maiala.

La reincarnazione

Secondo la leggenda il signor Kulkorna riuscì a prendere accordi per l’avvio della produzione in serie e a farsi garantire dai fornitori una capillare fornitura dei pezzi di ricambio, purtroppo il fallimento di quella che sarebbe dovuta essere la prima automobile a basso costo dell’India, fu causato principalmente dalla mancata approvazione del governo, incagliata più volte in ritardi e cavilli burocratici degni di un letargo ascetico da guiness. Lo stabilimento e il terreno nei quali si sarebbe dovuta assemblare la Meera furono assegnati intorno al 1975, alla più nota Suzuki, che sancì così il suo debutto operativo in India. Gli sforzi profusi dal maestro iniziarono a calare; cornuto e mazziato, Kulkarni tornò nel suo stato catalessico per un viaggio di non ritorno, ma la sua opera non fu vana e la sua anima si reincarnò in un’altra auto di Meera: la sua erede spirituale Tata Nano.
La saggezza insegna che dal letame può nascere un fiore e anche dalla Meera nacque una nuova vita, come poi sia stata beh... questo non potremo mai saperlo, ma sicuramente meglio aver avuto un’auto di Meera, che una vita di Meera. Meditate gente, meditate.


ANNUNCIO MERDA D'ARTISTA

ANNUNCI DI MERDA
”Venduta l’ultima opera del maestro Kulkarni, Meera d’Artista per 124.000 euro. Prenotati per altre merdacce accuratamente conservate e congelate dalle esperte mani della signora Kulkarni. Solo per intenditori...”



VOTA-LA-MEERA-MICROCAR



39 Commenti

Gianna Nan... ehm ...Pier ha detto...

Meeravigliosa creatura !

Anonimo ha detto...

E' uno dei migliori esempi di auto astratta o surrealista che abbia mai visto!

Anonimo ha detto...

Sarebbe piaciuta a Picasso!?

Anonimo ha detto...

@3, sono 2, A parte il fatto che Pablo Picasso era anche un pittore Cubista, casomai, per la questione Surrealista sarebbe più corretto dire: "Sarebbe piaciuta a Salvador Dalì?"!

mezzotoscano ha detto...

A me pare di vederci anche una venatura di dadaismo

Bandito ha detto...

Motore posteriore, quattro posti, 15 CV, mi ricorda una vettura che a contribuito a motorizzare l'Italia e che tanta gente considera un mito.
Quale?
La 500.

Anonimo ha detto...

@Mezzotoscano, sono 2, allora in questo caso, anche a me pare di vedere una punta di Dadaismo!

Pier ha detto...

Questa però pare abbia più bagagliaio della "nuova 500"

mezzotoscano ha detto...

Ho verificato: il barattolino che accompagna gli "Annunci di merda" sembra proprio uno dei 90 presentati nel lontano 1961 dall'artista Piero Manzoni, con tanto di firma autenticata.
Tale provocazione intendeva sottolineare "che il mercato dell'arte contemporanea è pronto ad accettare letteralmente della merda, purché in edizione numerata e garantita nella sua autenticità ed esclusività da un Notaio" (fonte Wikipedia).
A mio avviso qualcosa di simile affligge oggigiorno anche il mercato dell'auto, senza nemmeno bisogno di certificazione notarile... ma forse sono troppo pessimista.

Anonimo ha detto...

infatti la 500 o la mini le comprano per via dello spazioso bagagliaio....sick...

Anonimo ha detto...

molto più innovativa di una supposta su 4 ruote made in citroen di qualche anno fa...he he he

Pier ha detto...

Comunque è davvero artistica.
Quasi palindroma direi.

enzo ha detto...

Il prototipo di questa Meerda non è solo orripilante, ma pure malvagio; mentre la versione definitiva è disgustosa però originale.

mezzotoscano ha detto...

Beh, adesso devo proprio correre al pronto soccorso per farmi una flebo: la dissenteria mi ha completamente disidratato.

Anonimo ha detto...

Potresti anche bere una bevanda isotonica come il Gatorade, magari, per via della tua disidratazione provocata dalla dissenteria causata dalla vista di questa vettura!

Anonimo ha detto...

Mi ricorda vagamente l'immagine di un'auto bifronte che vidi una volta su una rivista di automobili utilizzata per un articolo, anche se però era solo un fotomontaggio, infatti le estremità provenivano da parti anteriori di due diverse vetture!

Anonimo ha detto...

Minchia !

eieiebrazo ha detto...

e' lassativa.

gioman ha detto...

Anche il Flinstones che passavano da quelle parti, probabilmente , hanno contribuito a dare forme stones al prototipo

Anonimo ha detto...

Kul-kani (che di nome faceva Kazz-in-) aveva secondo me visto una giulia super, capolavoro dell'alfa del 1962. ma non se la ricordava molto bene... ha tentato di scopiazzare, ed ecco il risultato.

Anonimo ha detto...

La Pragoti Industries Limited è un' azienda automobilistica del Bangladesh specializzata nell'assemblaggio e produzione auto fondata nel 1966. Ha una produzione e commercializzazione di più di 50.000 veicoli come auto, jeep, autobus, camion, furgoni, ambulanze, trattori importando componenti da oltreoceano .

Anonimo ha detto...

Adam Motor Company, Ltd. è una casa automobilistica con sede a Karachi, in Pakistan. Auto di "punta" la Revo, prima vettura di progettazione totalmente pakistana.. La produzione cessò nel 2006 e le loro attività sono state messe in vendita.

Anonimo ha detto...

Automobiles TMC era un' azienda automobilistica pakistana con base a Karachi. TMC è rinomata in Pakistan per il suo ALIF e modelli BAY, che sono state tra le auto meno costose in produzione al pari dell'indiana TATA NANO. La societa' ha chiuso nel 2011.

Anonimo ha detto...

L'iraniana Khodro e' il principale produttore di veicoli del Paese con sede a Teheran . Fondata nel 1962 produce veicoli, compresi Samand, Peugeot e Renault, auto e camion, minibus e autobus.

Anonimo ha detto...

Morattab è un produttore di SUV con sede a Teheran, Iran. Dal 1962, l'azienda ha prodotto versioni "clonate" della Land Rover . I modelli attualmente prodotti sono versioni della "Serie IV" fatta dalla spagnola Santana Motor fino ai primi anni 90, quando le attrezzature di produzione e design sono state venduti a Morattab e spedite in Iran.
Nel 2003 ha iniziato la produzione della Ssangyong Musso.
Fondata nel 1957, inizialmente come agente e distributore di veicoli commerciali e camion, si e' poi specializzata nella fabbricazione di veicoli a quattro ruote motrici su licenza dell'inglese Rover nel 1962.
Le attività della Società sono continuate per tutti gli anni 70 divenendo come uno dei maggiori produttori di veicoli a trazione integrale in Iran. Dopo il 1979 (rivoluzione islamica), la proprietà dell'azienda è stata trasferita allo Stato, e IDRO (Organizzazione per lo Sviluppo Industriale e Ristrutturazione dell'Iran) ha preso il controllo della Società in qualità di "braccio industriale" del Governo, e, come tale, la Società ha subito un cambiamento nella gestione. Nonostante questa fase di transizione, la produzione ha continuato senza sosta e dal 1983 la Società ha ottenuto livelli di produzione record.
Nel 1996, a seguito delle politiche di liberalizzazione economiche avviate dal governo iraniano, la Società è stata preparata per la privatizzazione.
Dopo la privatizzazione si e' voluto massimizzare il potenziale della Società. E 'stato in questo contesto che la gestione societaria ha deciso di espandere la produzione nella fabbricazione di un moderno veicolo a quattro ruote e, infine, è stato firmato un accordo con la società sud coreana SsangYong Motor nel 2002 lanciando sul mercato i veicoli Musso.

Anonimo ha detto...

SAIPA (acronimo francese di Société Anonyme di produzione iranienne Automobile ) è stato istituita nel 1966 per assemblare Citroën su licenza per il mercato iraniano. Al giorno d'oggi si basa principalmente su automobili coreane, ma ha anche sviluppato un proprio motore e una sua gamma di vetture.
Saipa ha iniziato con l'assemblaggio di Citroën a due cilindri,la Dyane, nel 1968. In Iran e' stata chiamata Jyane(o Jian). Vi era anche una decisamente brutta versione furgone oltre che il Baby-Brousse, un buggy po' spartano tipo Citroën Méhari con un corpo in metallo. In seguito vi e' stata anche una versione pick-up della Jyane. Nel 1975 ha iniziato la produzione di veicoli con licenza dell'originale Renault 5 e più tardi la Renault 21. La produzione di Citroën si e' concluso nel 1980.
Nel 1993 un accordo con la Kia ha portato alla produzione della Kia Pride. Dal 2001, Saipa e' ritornata a produrre CITROEN, nello specifico, la Citroën Xantia sotto licenza nonché l'assemblaggio modelli berlina della precedente generazione di Kia Rio con parti importate dalla Corea.
Altri prodotti sono il Tondar Renault 90 e una Renault Logan. Tra i modelli domestici troviamo la SAIPA Saba,il 701 Caravan minivan (disegno originale della casa). Nel novembre 2008 ha lanciato il Saipa "Iran-made" "Saipa National 231".
Nel dicembre 2008, Saipa ha presentato il suo nuovo modello: la Tiba (GAZZELLA).La vettura è stata progettata e prodotta da esperti nazionali.

Anonimo ha detto...

Ok ADM ora ho dato un po' di spunti sia per i commenti di chi legge sia per aggiornare un po' il GPS. Questo e' tutto da parte mia!. In bocca al lupo a tutti!. "Rimarro'" solo per leggere eventuali commenti. Ciao a tutti!
P.S. spero di non avervi annoiato e se l'ho fatto, come disse qualcuno piu' famoso di me....."non lo si e' fatto apposta!".

mezzotoscano ha detto...

Non ci hai annoiato affatto tuttavia, per riordinare le idee, ti consiglierei di iscriverti al Forum e aprire un apposito topic in cui ricopiare tutte le notizie fornite come commenti, magari corredate da foto, se ne hai.

Anonimo ha detto...

Mezzotoscano grazie dell'invito. Siccome al momento sono un po' "impicciato" mi sono limitato a mandare alcune foto per email di alcuni modelli di auto africani di cui ho parlato. Le ho mandate all'email per le recensioni. Siccome credo che sei un curatore del sito dalle magari un'occhiata e vedi se puo' esservi utile come materiale. Quanto prima vedro' per il forum . CIAO p.s. Magari domani invio le foto delle auto asiatiche!.

Anonimo ha detto...

......comunque per tutti colori interessati e/o incuriositi molte immagini delle auto da me descritte le trovate su GOOGLE IMMAGINI. Buona ricerca!

Anonimo ha detto...

www.Gòògle.com il Sito con le 2 òò ACCENTATE !!

mezzotoscano ha detto...

Mezzotoscano non è curatore è solo un vecchio (anche anagraficamente) aficionado e commentatore, nient'altro.

Anonimo ha detto...

Non proprio da buttare questa MEERA

Anonimo ha detto...

È abbastanza simpatica ma si sa, gli indiani non sono dei grandi costruttori di auto...

Anonimo ha detto...

Debbo dire che, qui, veramente, capire dov'è il davanti o il dietro, è un serio problema. Pensavo che solo la SPRINZ fosse riuscita a mandare la gente in confusione, con un simile giochetto, invece, vedo che....

Anonimo ha detto...

La si potrebbe abbellire sostituendo il cofano con il coperchio del cesso (ovviamente usato) e rendendo il motore meno inquinante alimentandolo a gas petano alimentato tramite un tubo direttamente dal pilota. Da non dimenticare la scritta posteriore "POWERED BY BORLOTTI"

Anonimo ha detto...

Che meerda...

Unknown ha detto...

Dai, va bene tutto, ma almeno la 500 aveva linee un pò morbide, questo trabiccolo oggi come oggi non passerebbe nè la prova del pedone e nemmeno quella dei tre quintali di tritolo.

Unknown ha detto...

Non è un fotomontaggio ma una vettura fatta amatorialmente, esiste davvero, è costituita da due ex rottami a trazione anteriore "incollati" tra loro. Ovviamente non potrà mai circolare su strada ma è un bel riciclo.

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