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TALBOT TAGORA



talbot tagora

FRANCIA La Talbot Tagora è un' autovettura angora apprezzata e mai dimendigada dai vucumprà che l’hanno comprada. Fu disegnata dalla Chrysler Europa in Inghilterra, sviluppata dalla ex-Simca in Francia, prodotta dalla PSA (Peugeot Société Anonyme) e commercializzata a marchio Talbot: va a finire che ha contribuito anche mio nonno. Quando nel 1978 la Peugeot acquisì il gruppo Chrysler Europe, era in corso lo sviluppo del progetto C9:  una nuova ammiraglia che sarebbe dovuta essere l’erede della poco fortunata SIMCA 160Simca 160/180. Anche se la Peugeot non era minimamente interessata a questo progetto in quanto aveva già coperto il segmento con la 604 e la Citroen CX, dovette portarlo comunque a termine senza convinzione perché in stato troppo avanzato per troncarlo. Nel 1981 nacque dunque la Talbot Tagora, una tre volumi con un’ estetica piuttosto squadrata e anonima di gusto più giapponese che europeo. Solo la meccanica venne modificata rispetto al disegno originale per adottare più componenti Peugeot possibili (come le sospensioni ed i motori). La trazione era posteriore, le sospensioni a 4 ruote indipendenti, i freni a disco masterizzato su tutte le ruote e la trasmissione manuale a 5 euro o automatica a 3 se sapevi trattare col vucumprà. Per quanto riguarda i motori, accanto al 4 cilindri in linea con albero a camme in testa, vennero montati il V6 PRV di 2664cc in versione a triplo carburatore da 165cv ed il turbodiesel Peugeot di 2304cc da 80cv. La nuova berlina venne presentata al mercatino delle pulci di Parigi nel 1980 con il bellissimo già citato nome di Talbot Tagora. La carrozzeria moderna ma anonima, il livello di finitura non eccelso (neppure sulla versione top SX) e la plancia spoglia e rivestita in cartongesso, lasciarono freddo il pubblico. Nonostante le buone prestazioni, lo spazio interno abbondante ed il buon comportamento a scuola, era difficile trovare una buona ragione per acquistarla, soprattutto a causa della sua linea alquanto catalessica. Per cercare di ovviare all'insuccesso del modello, nel 1982 venne lanciata la versione più economica 2.2 GL, con allestimento ancora più semplificato (cruscotto in compensato e tappezzeria in carta assorbente colorata) e infatti nell'autunno del 1983, dopo appena due anni, il modello scomparve completamente dai listini, dopo 19.389 esemplari prodotti (contro un piano iniziale di 30 mila unità annue).


talbot tagora

talbot tagora_ 
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”Vendo la mia Talbot Tagorà, est très jolie, anno 1982 e 200.000 km percorsi mais avec bon ton monsieur. Color fumee con impianto GPL montato in Talbot e revisionato (lo strano odore che si sente proviene dall’abitacolo, non è la bombola). Premetto di non essere fumatore ma ho solo sofferto di petomania acuta..”

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36 Commenti

ANhIMA ha detto...

Un vivace ringraziamento a MezzoToscano per avermi fatto remembrare questo capolavoro ..e anche per la sua simpatia ;)

Anonimo ha detto...

magari potrebbe essere un poco anonima... ma per niente brutta... anzi... ha una linea elegantee sarebbe potuta essere una valida berlina di rappresentanza...

Anonimo ha detto...

bellissima la tagora, un pò anonima ma dava la biada alla 604, alla cx alla R25 e anche al mago zurli.
io me la prenderei volentieri, magari colV6 prv color rosso...

Valerio ha detto...

ricordo che il PRV V6 è anche il motore montato dalla Delorean DMC 12 di ritorno al futuro: forse Marty Mcfly dovrebbe tornare indietro ed impedire una cotanta cacata! Grande Giove...

Anonimo ha detto...

Vi adoro, cercavo notizie su questo orrore che possedeva un mio vicino di casa quando ero ragazzo... ahhhhhhh che risate nel rivederla. Vi ringrazio di cuore.

Anonimo ha detto...

...ma perchè non ricordare la talbot sumbeam?
Credo che solo mio padre fu capace di comprare tale cacata. Era azzurrina carta da zucchero, io ero piccolino ma evitavo di starnutire perche avevo paura esplodesse il portellone posteriore in vetro ( ...intendo dire vetro e basta, non aveva alcun telaio,propio un pezzo di vetro piatto con 2 fori per fissare le cerniere). Come non ricordare la versione sportiva prodotta in bianco ( come il ducato) con interni marrone chiaro ( diarrea tanto per intendeci)

NORSEMAN ha detto...

Rispetto la tua iniziativa, ma non son d'accordo su molti modelli che vedo qui' elencati, sopratutto parlo della TALBOT Tagora, d'accordo sul poco successo commerciale, anche se in quegli anni influi' una certa aria di crisi petrolifera che la fece vedere brutta anche ad altrtre berlinone come la FIAT Argenta, ALFA 90, ed altri modelli PEUGEOT,CITROEN,RENAULT.... Ma la Tagora e'stata una gran macchina, ricca d'accessori, comodissima, robusta, potente,ed esteticamente bella, per i canoni estetici degli anni 80, voglio solo ricordare che in quel periodo circolavano le VOLVO, le Argenta e 131 le RENALT, e tante altre le come linea non si distaccavano tanto dalla tagora, o che addirittura sambravano molto piu' "vacchie". Come guistamente dice Valerio monta pure lo stesso motore PRV V6 montato dalla Delorean DMC 12, oltre che da RENAULT, VOLVO, PEUGEOT, LANCIA, ed altre ancora. Io ad esser sincero la sto cercando disperatamente, una bella Tagora da unire alla mia Solara e Samba... XD

Anonimo ha detto...

In fondo "de gustibus non est disputandum", ma qui è il bello del sito, qua se ne discute, ognuno può dire quello che pensa, senza prendersela per le argomentazioni contrarie, + o - argomentate.
Ad esempio mi piacciono alcune auto di quel vecchio filone, come l'audi 80, anche senza neanche sapere come andavano, ma questa, esteticamente, mi fa vomitare!

Andea Mi

Thrasher ha detto...

a guardarla bene somiglia ad una copia della Aston Martin Lagonda: lunghissima e moooolto sottile!

Anonimo ha detto...

probabilmente l'ha disegnata la "stessa penna" della Duna.Veramente brutta!

Anonimo ha detto...

Non male comunque.Anche questa meglio della Horizon.

Anonimo ha detto...

MICHAEL 1963 -
Intorno al 1981 - 82 iniziavo a vedere in giro qualche Tagora, soprattutto in versione diesel. Roba di ormai 30 anni fa: Mamma mia quanto tempo è passato!! Era il tempo della scuola superiore e della patente appena conquistata. Ricordo che la Tagora mi piaceva, la trovavo imponente, forse un pò troppo squadrata, ma aveva un suo fascino. Addirittura ad una fiera ebbi la possibilità, con molta soddisfazione, di sedermici anche dentro. Si, mi piaceva!! Negli anni a venire di Tagora in giro se ne videro poche e di quelle poche poi se ne videro sempre meno, fino a non vederne proprio più. Un paio di anni fa, sorpresa: al parcheggio di un ospedale vidi una Tagora grigio metallizzato, in versione diesel, perfettamente conservata! E in un attimo il mio pensiero andò indietro a quegli inizi degli anni '80, quando la mia vita era molto diversa da come è divenuta con il trascorrere del tempo fino ad oggi. Ma come allora, la passione per le automobili resta sempre tanta!!!

Anonimo ha detto...

Come il cantante Masini, si diceva la Tagora portasse sfiga, e allora tutti giù a palparsi le zone centrali e basse ogni volta passarne un esemplare.
Lo stesso identico gesto (e stessa fine della Tagora) che si fa oggi, quando si vede passare una Lancia Thesis, una macchina dalla sfiga pazzesca.

mezzotoscano ha detto...

Oggi, per la prima volta in vita mia, ho potuto "ammirare" una VW Phaeton di persona.
A parte le "maraviglie" tecnologiche che la vettura può vantare grazie ai progressi tecnologici intercorsi dopo oltre un quarto di secolo, francamente non vedo grandi progressi ESTETICI rispetto alla Tagora (o, tanto per aggiungere, rispetto alla Granada o alla Commodore), e comunque tali "maraviglie" si pagano fior di quattrini.
Comunque, se proprio piace il macchinone tedesco che costa decine di migliaia di euro, penso che il mercato germanico - a parità di prezzo - offra di meglio.
Mi sia consentito un sospetto: non sarà che, con la Phaeton, "Mutter" VW abbia orinato fuor dal pitale?
Il mercato sembrerebbe darmi ragione ma, se qualcuno vuole contestare il mio sospetto, considererò attentamente le argomentazioni.

mezzotoscano ha detto...

Ribadisco, a scanso d'equivoci, che parlo dell'estetica: la tecnologia non c'entra.
So che la Phaeton, rispetto alla Tagora, è ben altra cosa (a ben altro prezzo) ma ho l'impressione che, nel classico settore delle tre volumi, sia molto difficile proporre qualcosa di veramente innovativo; anche per questo non mi sento di criticare più che tanto l'estetica della Thesis, che almeno ci ha provato (peccato quei miserandi faretti anteriori a occhio di gatto!); che poi, sul piano commerciale, la Thesis sia stata una fetecchia non ci piove, ma questa è un'altra storia.
E, del resto, tantissimi si burlano della povera Duna ma mi pare che, esteticamente, le altre tre volumi di fascia economica non fossero, all'epoca, tanto meglio... esteticamente, ribadisco.

Anonimo ha detto...

Molto meglio, esteticamente,stilisticamente e funzionalmente la precedente Chrysler 160!

Anonimo ha detto...

e perchè... il volvo 740 ve lo siete dimenticati? era quasi meglio il 740 del fisco!

Anonimo ha detto...

Con questi articoli mal posizionati.
IL VOLVO.
Chiamatela LA VOLVO, oltre a far apparire la 740 una macchina e non un track a 4 assi da cava. Usiamo il giusto articolo determinativo "la volvo" sembra alludere persino alla bellissima Vulva.

Anonimo ha detto...

La Vulva 740 era un capolavoro di auto; lo confermano le vendite!!

Anonimo ha detto...

@ Anonimo delle 9:45 AM

Veramente un'auto si definisce al maschile, solo quando è di grossa cilindrata, per esempio, a volte, si dice "Il Mercedes" invece di "La Mercedes"!

Anonimo ha detto...

Mi sa tanto da Zingaro e cafonoide: il BMW 850 - il Porsche Carrera - Il Aston Martin DB9 Il Alfa Romeo 166. Ma per favore, fammi il piacere, torna a pelare le patate......

Anonimo ha detto...

@Anonimo delle 10:18 AM

Veramente, a volte molti, non si sa bene se siano proprio zingari o cafonoidi, dicono proprio così! E poi gli unici marchi rivolti al maschile sono solo l'Alfa Romeo, la BMW e la Ferrari, l'Alfa Romeo, l'Aston Martin e la Porsche invece no!

Anonimo ha detto...

Scusate, volevo dire: E Poi gli unici marchi rivolti al maschile sono solo la BMW, la Ferrari e la Mercedes, l'Alfa Romeo, l'Aston Marin e la Porsche invece no!

mezzotoscano ha detto...

Apprezzo queste disquisizioni linguistiche, stimatissimi amici Autocaccaioli, ma mi pare che la presente pagina sia dedicata alla Tagora; vogliamo rientrare in tema o la Tagora fu una tale fetecchia da non meritare manco d'essere adeguatamente smerdata? Questa è una domanda, non un rimprovero.

Anonimo ha detto...

Il Tagora rimarrà fedelmente una merdaccia!!

enzo ha detto...

La Talbot Tagora era una gran bella macchina, mi piaceva. Ai tempi, la sua linea era addirittura avveniristica rispetto alle concorrenti. Sono parzialmente d'accordo con Thrasher (comm. n°9): in effetti la linea di quest'auto somiglia molto a quella della Aston Martin Lagonda, solo che la Tagora mi sembra meglio proporzionata.

Anonimo ha detto...

Anche qui, come per la FIAT ARGENTA, FIAT 130 e ALFA 6, un "barcone MADE IN FRANCE" di gran lunga inferiore alla "connazionale" PEUGEOT 504, pur sempre "una vasca da bagno", ma piu' "riuscita", solida ed elegante tanto da rimanere nei listini 10 anni contro i miseri 2 della TAGORA definitivamente "spazzata via" dall'ingresso sul mercato della RENAULT 25 che rese inutile la sua esistenza visto che, da quel momento, non vi era piu' una sola buona ragione di acquistarla. (ma non c'era nemmeno prima!).

Anonimo ha detto...

.....PEUGEOT 604....chiedo scusa correggo!

Anonimo ha detto...

Purtroppo, quando si parla di ammiraglie, quello che conta davvero è l'immagine del marchio.
Molto spesso vediamo molti costruttori, di auto "del popolo", che producono delle gran macchine ma questo mercato è sempre stato ambito a Bmw o Mercedes.
E' del tutto evidente, che per sconfiggere i due marchi più blasonati e borghesi, le altre case debbano per forza, creare linee più ardite e più originali.
Peccato davvero, perché alcune ammiraglie come la Lancia "Thesis" sono davvero eccellenti. Guidare una "Thesis" con interni in pelle e alcantara rossa, con strumentazione antichizzata e soprattutto un confort eccezionale, significa guidare qualcosa di molto più elegante e raffinato di una Mercedes o di una Bmw.
All'epoca la Talbot "Tagora", come le varie Peugeot "604", Renault "30" oppure "Argenta", anch'essa un eccelente ammiraglia dalle ottime raffinatezze italiane, subivano la poca credibilità e la scarsa immagine, per convincere un target o un ceto sociale, saldamente convinto sull'immagine di Stoccarda e Monaco di Baviera.

Unknown ha detto...

Quando ero un bambino, di fianco a casa mia c' era una concesionaria di Simca, Sumbeam, Talbot. Non ce n' era una che non mi facesse schifo. La Tagora è stata un colpo basso. Un grande scatolone senza arte o stile. Se ne vendettero pochissime. Forse anche perchè in Sardegna Tagora significa " che fogna !"

mezzotoscano ha detto...

Se hanno chiuso quel concessionario, casa tua ha senz'altro acquistato valore... Occhio all'IMU ;-)

Unknown ha detto...

e due ore che cerco un aggettivo per la tagora.....ci rinuncio!

mezzotoscano ha detto...

Non crearti problemi lessicali, caro Tullio. MERDOSA resta sempre l'aggettivo più appropriato

Anonimo ha detto...

mi ricordo che la talbot tagora iera ballissima, molto piu' della solara....facevamo 4 ore di fila solo per salirci dentro....che tempi ierano quelli...le macne ancora andavano a vapore, ie la tagora fu una delle prime ad andare a potrolio .

Anonimo ha detto...

Lutruni, dei miei luridi cugliuni !!!

Anonimo ha detto...

L'aveva un mio amico, nei primi anni '80 ci andavamo a sciare in 4, ci cambiavamo vestiario e scarponi seduti comodamente dentro, e durante il viaggio si stava come in poltrona, con le gambe accavallate, gran bel ricordo, anche perchè trovare lo spazio dove parcheggiarla in città era solo affar suo

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