CITROEN MEHARI

La Citroën Mehari era una zattera a motore per il tempo libero costruita riciclando il pianale e i remi di una 2CV. E’ una tipologia di vettura non a caso conosciuta anche come “spiaggina” pieghevole.
Le sue origini non risalgono stranamente ad un progetto nato all'interno della Casa francese, ma all’intuizione di monsieur Roland de la Poype,Roland de la Poype (1920-2012) è stato un valoroso pilota da caccia francese nella II Guerra Mondiale. È stato anche industriale nel settore delle materie plastiche e fondatore del parco di divertimento marino Marineland Antibes. Ispirato dalla Mini Moke inglese, é di fatto considerato il designer della Mehari. un nobile francese che, nella metà degli anni ‘60 decise di smontare una 2CV appartenente al suo parco macchine perché non aveva un cazzo da fare e rivestirla con dei mattoncini LEGOLa Mehari era realizzata in ABS, Acrilonitrile butadiene stirene (ABS) un comune polimero termoplastico utilizzato per creare oggetti leggeri e rigidi come in realtà i famosi mattoncini della LEGO. rubati a un bambino. La vettura risultante piacque così tanto alla Citroën, che dopo poco tempo cominciò a produrla.
Fu presentata alla stampa il 16 maggio 1968, in un campo da golf di una cittadina della Normandia, all'interno di uno stagno, nel quale galleggiava perfettamente.

Fu presentata alla stampa il 16 maggio 1968, in un campo da golf...

Dalla 2CV ereditava sostanzialmente il pianaleIl pianale  di un'autovettura è, di fatto, la base stessa del telaio di un automobile, si trova nella parte inferiore dell'abitacolo e supporta l'abitacolo stesso e le sospensioni determinando tra le altre cose anche il passo (distanza tra l'asse delle ruote anteriori e posteriori). e la meccanica. Montava infatti il bicilindrico boxer da 602cc. con lo stesso cambio a 4 marce ma con dei rapporti ridotti per venire incontro a coloro che avessero problemi di eiaculazione precoce.
Le prime Mehari erano costruite con carrozzeria in plastica che tendeva a scolorirsi al sole e, fra cigolamenti vari e massaggi prostatici involontari, gli scomodi molleggi a spirale delle sospensioni si portavano in giro un corpo vettura slabbrato e un po’ troppo ingombrante. La sua massa, che a secco era di soli 475 kg, riusciva a compensare in parte la modesta potenza del suo propulsore che raggiungeva i 100 km/h ma solo con vento favorevole.
La Mehari estremizzava il concetto di spartanità essendo di fatto una delle auto dalla dotazione più elementare che siano mai esistite: il contachilometri ad esempio, era stato sostituito da un pallottoliere, mentre al posto del freno pedale c’era un buco sul pavimento per allungare il piede.
Inizialmente si accedeva a bordo senza agire sulle portiere ma solo su delle catenelle laterali, con quella centrale invece, era possibile tirare lo sciacquone. La capote era in tela ma, in caso di pioggia, non riusciva a riparare l’abitacolo che fortunatamente non si allagava mai in quanto era stato progettato come una fognatura. Il parabrezza invece era abbattibile in avanti, tramite un calcio o una testata.
Dalla fine del 1969 vi furono lievi aggiornamenti al frontale, consistenti nel ridisegnamento e riposizionamento di alcune luci di servizio, come quella per l’uscita di emergenza, mentre l'anno seguente non si badò a spese e arrivarono anche le portiere in plastica.
Tra il 1979 ed il 1983 ne fu messa in commercio anche una variante a quattro ruote motrici che si rivelò molto agile nei torrenti e ruscelli o nel precipitare dalle cascate grazie alla sua leggerezza. Rispetto alla versione a trazione anteriore, la Méhari 4x4 montava numerose modifiche tecniche, tra cui un nuovo ponte posteriore con un nuovo differenziale bloccabileNei veicoli ad uso fuoristradistico vengono utilizzati differenziali bloccabili che permettono di escludere l'azione del differenziale stesso distribuendo uniformemente la coppia sui due semialberi, evitando così lo slittamento della ruota priva di aderenza. con le mollette da bucato, e anche il cambio era differente, avendo addirittura sette marce, di cui tre ridotte e quattro omaggi donna.
Grazie a questa soluzione tecnica, la Méhari 4x4 era in grado di affrontare anche pendenze del 60%, ma solo in discesa, e di essere utilizzata come mezzo di pronto soccorso durante i rally in Africa (tutti morti).
L'ultima Méhari uscita dalle linee di (s)montaggio è datata 30 giugno 1987. Tra i vari impieghi che l’hanno vista protagonista vi furono anche quelli militari da parte dell'esercito francese svolgendo il compito di mezzo da comando, comunicazioni e trasporto vino.

Per l'esercito svolgeva il compito di trasportare il vino...

Prodotta in più di 150.000 esemplari ed esportata anche negli Stati Uniti e Sudamerica, il suo nome (Méhari) fu scelto in onore di una razza pregiata di dromedari del Sahara, totalmente estinta non appena apprese la tragica notizia.
Aggiornamento: Dal 2016 ne è stata introdotta una versione 100% elettrica, la Citroën E-Mehari che ospita sotto il cofano un motore elettrico, alimentato da batterie al litio da 30 kWh in grado di sviluppare 68 CV, che cerca di far muovere un corpo vettura che pesa adesso oltre 1.400 kg (fino a 60-70 km/h).

La Citroën E-Mehari ospita sotto il cofano un motore elettrico...

Della sua antenata del 1968 ne ripropone solo il nome, perché tutti gli obiettivi per cui era stata concepita, (economicità, target popolare, peso contenuto, adattabilità su fondi accidentati) sono andati allegramente a farsi benedire.
Nota positiva, la salvaguardia dell’ambiente grazie alle emissioni zero, che per un prezzo al pubblico di soli 30.000 € potrà facilmente essere alla portata della maggior parte della popolazione mondiale notoriamente benestante, quei pochi poveri che non potranno permettersela si dovranno accontentare dei dromedari, ammesso che ne trovino ancora.


dubito

ANNUNCIdiMERDA del 2008:
€ 2.990
”Vendo Citroen Mehari arancione pallido del 1980 gommata luglio 2008. Parte al primo colpo, si spegne al secondo. Può essere restaurata oppure allagata, per utilizzarla nello stato attuale come piscina semovente per i vostri bambini, come ho fatto io...”

CITROEN MEHARI

• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 

1234567