La Devrim fu la prima auto progettata, prodotta e demolita interamente in Turchia. La società responsabile di questo crimine contro l’industria automobilistica mondiale fu la allora Eskişehir Demiryolu Fabrikalarında (le Ferrovie dello Stato), dal 1986 ribattezzata TÜLOMSAŞ, che si cimentava nella sua prima produzione stradale in quanto aveva costruito precedentemente solo locomotive a vapore, vagoni merce, binari e croci di sant’Andrea.
La rivoluzione
E fu proprio per volontà del Presidente della Repubblica Turca, Cemal GürselCemal Gürsel (1895 – 1966) è stato un generale turco. Nel 1960 Gürsel fu a capo del colpo di stato che rovesciò e fece giustiziare il Primo Ministro Adnan Menderes, assunse in seguito la carica di Presidente della Repubblica fino al 1966. , che ebbero inizio i lavori per una nuova carrozza stradale. L’ordine supremo del Generale turco fu terminarne la realizzazione in breve tempo, in modo da poter essere mostrata al popolo per la Festa della Repubblica del 29 ottobre 1961, ma anche perché gli scadeva a fine mese la rata annuale dell’assicurazione RCA ed aveva già dato disdetta. 20 ingegneri prelevati da 24 società diverse furono assunti per il delicato compito che iniziò il 16 giugno 1961: il countdown ebbe inizio. Addio quindi weekend, festivi e permessi; si lavorava anche 12 ore al giorno comprese le domeniche. Dopo quattro mesi e mezzo di lavoro frettoloso furono realizzate 4 berline, delineate dalla forgiatura di un blocco di cemento (non è una battuta) senza grosse pretese stilistiche, ma con un comodo posteriore a cassapanca porta corredo per i futuri sposi. Era fornita infatti di un controllore celibe e un motore vedovo: un 4 cilindri 2.000 cc. da circa 50 cavalli senza il biglietto e il nome scelto fu Devrim (Rivoluzione) ad indicare appunto l’evento eccezionale che si prospettava per il Paese.
L’uomo che non deve chiedere (quasi) mai
Tre esemplari erano verniciati color crema (i cavalli contribuirono largamente), mentre l’altro rimanente fu addirittura verniciato di nero durante il viaggio verso Ankara, nel treno! Nessuna delle macchine aveva molto carburante nel serbatoio per motivi di sicurezza e quel poco esistente avrebbe consentito solo piccole manovre.
Il giorno della cerimonia inaugurale, il presidente Gürsel si mise frettolosamente alla guida della Devrim, quella verniciata di nero appunto, senza chiedere nulla ai suoi assistenti, ma dopo un centinaio di metri l’auto si fermò suscitando l’ilarità del pubblico che iniziò a gridargli contro: Scemo, Scemo, Scemo!! La prima risposta ufficiale del Presidente appena la vettura si fermò fu: “Tranquilli, sono socio ACI”, ma l’avvenimento divenne inevitabilmente una barzelletta per molti anni a venire.
La produzione in serie della Devrim in effetti non partì mai, probabilmente perché non vi era una cospicua domanda di mercato e quella piccola minoranza economicamente più agiata preferiva acquistare auto americane ed europee. C’è da dire anche che la Turchia importava molte auto “extra-large” dagli Stati Uniti e per via di un’alleanza politica ed economica tra i due paesi, la commercializzazione della Devrim sarebbe potuta diventare (molto teoricamente) concorrenziale.
Attualmente della Devrim ne resta solo un esemplare esposto nella fabbrica della TÜLOMSAŞ, dove, nonostante l’ingresso gratuito, si sono registrate 40 visite in 10 anni, le stesse che nel 2008 hannoriempito svuotato i cinema per “Devrim Arabaları” il film drammatico (come non esserlo) sulla storia del bagno turco, o meglio... “cesso” turco suddetto. La Devrim, più che una Rivoluzione, fu una Defecazione, e dalle proporzioni bibliche, aggiungerei.
Il giorno della cerimonia inaugurale, il presidente Gürsel si mise frettolosamente alla guida della Devrim, quella verniciata di nero appunto, senza chiedere nulla ai suoi assistenti, ma dopo un centinaio di metri l’auto si fermò suscitando l’ilarità del pubblico che iniziò a gridargli contro: Scemo, Scemo, Scemo!! La prima risposta ufficiale del Presidente appena la vettura si fermò fu: “Tranquilli, sono socio ACI”, ma l’avvenimento divenne inevitabilmente una barzelletta per molti anni a venire.
La produzione in serie della Devrim in effetti non partì mai, probabilmente perché non vi era una cospicua domanda di mercato e quella piccola minoranza economicamente più agiata preferiva acquistare auto americane ed europee. C’è da dire anche che la Turchia importava molte auto “extra-large” dagli Stati Uniti e per via di un’alleanza politica ed economica tra i due paesi, la commercializzazione della Devrim sarebbe potuta diventare (molto teoricamente) concorrenziale.
Attualmente della Devrim ne resta solo un esemplare esposto nella fabbrica della TÜLOMSAŞ, dove, nonostante l’ingresso gratuito, si sono registrate 40 visite in 10 anni, le stesse che nel 2008 hanno
ANNUNCI DI MERDA: $ 8.50 (€ 6)
”Vendo la colonna sonora del recente filmone turco dedicato alla Devrim. Il CD sono riuscito a procurarmelo sottobanco dal mio spacciatore di fiducia. A richiesta sostituisco il CD con kit compresso Hashish-Cartine-Filtri ”
20 Commenti
che porcata di macchina..
Come disse Jeremy Clarkson (Top Gear):"Chi l'ha disegnata aveva a disposizione soltanto un righello!"
Ho capito come l'hanno disegnata.
Han preso una foto della 1300/1500 FIAT e l'han fatta copiare ad un bambino di 7 anni.
Pier
Sempre meglio (si fa per dire!) dell'Otosan Anadol!
Inquietante.
Sarebbe stata più paurosa se usata nel set del film Christine, l'auto infernale.
La rivoluzione (Devrim) ha fatto un ruttino (di cento Decibel)!
Una Chevrolet Corvair con il culo rigido!
DEVRIMente!
bellissima !
(la recensione)
incredibile nella sua assoluta bruttezza, la Devrim.
(e poi dicono che le auto di un tempo erano tutte un'altra cosa...)
Franco
Con le dovute eccezioni, naturalmente...
Ha il posteriore della Maserati Quattroporte anni '60..ristilizzato da un cerebroleso!
Dalle foto sembra fatta in Moplen.
sto morendo!! i commenti sono troppo divertenti, è a dir poco inquietante
Ho visto il film su you tube. E' visibile integralmente in lingua originale sottotitolato in inglese quindi comprensibile. Dura circa due ore. Bello, bella storia, belli i personaggi. Le battute piu' belle: un ingegniere obbietta: "Come possiamo realizzare un' auto se la maggior parte di noi non ne sa nemmeno guidare una?", un giornalaio (non giornalista), alquanto scettico sul progetto, parlando con gli ingegnieri deputati a realizzarlo "semplifica" il concetto che, la Turchia, non riuscira' mai a produrre auto proprie prendendo in mano una matita blu e una gialla. Mostra loro la blu e, cercando di spezzarla, dice: "Questa e' importata dall'estero!". La matita non si spezza. Poi prende la gialla e dice: "Questa e' turca! ". Si spezza alla prima pressione.
Ho notato un'inesattezza nella recensione. Quando il Presidente scese dalla Devrim non pronunziò la frase menzionata, ma disse:
"Oui, je suis Catherine Deneuve".
Però fu creduto solo da un parlamentare della Lega, all'epoca "turista per caso" in Turchia
....continuando.....l'ho trovato un film molto obbiettivo.Considerando il forte nazionalismo dei turchi pensavo che si trattasse un po' di un film di "propaganda" fatto tutto di retorica ed "eroismo". Invece no! Mostra tutte le perplessita' che vi sono state circa questo progetto, poi comunque "abortito", soprattutto in termini economici per cio' che concerneva la sua realizzazione "pretesa" da un Generale, poi divenuto Presidente, che non amava sentire definire la Turchia "un Paese agricolo". Tutti i dubbi si sono poi rivelati fondati se non sulla costruzione vera e propria della DEVRIM, comunque realizzata tra mille difficolta' di ordine tecnico,ma sul fatto che, la Turchia di quell'epoca, aveva una scarsa richiesta interna di automezzi. Inoltre la produzione di autovetture in serie era, ed e', un qualcosa di molto dispendioso e, il Paese, come diceva nel film uno dei tanti scettici,"non poteva permettersi di sprecare il suo denaro!" . Bella poi la frase del Presidente/Generale una volta che la DEVRIM si era fermata per mancanza di carburante ancora prima dell'uscita del portone del Palazzo Presidenziale:"Abbiano costruito un'auto come gli occidentali. E come gli occidentali ci siamo dimenticati di fare benzina!"
Mezzotoscano l'hai visto su you tube il film horror cecoslovacco del 1981 "UPIR Z FERATU"? Parla di un'auto che va a sangue umano. "Protagonista" un prototipo di una Skoda "FERAT" prodotta in un unico esemplare.
L'OTOSAN ANADOL, a guardarla bene, soprattutto nella parte posteriore,assomiglia molto alla "berlinona" di lusso della TATRA. Non e' poi da buttare se si considera il Paese di provenienza. Nei suoi anni, la maggior parte degli amici turchi, aveva un "potere d'acquisto" piuttosto basso. Era normale puntare su dei mezzi pratici e a prezzi abbordabili per il mercato interno. Considerando anche la situazione della rete stradale della "mezzaluna" dell'epoca non penso che si poteva puntare su veicoli molto pretenziosi a meno che non ci si limitasse a modelli esclusivi per utilizzo ministeriale,presidenziale, ecc....vedesi la sovietica ZIL.
Comunque credo che, la DEVRIM, oltre la prima auto "totalmente turca", possa a pieno titolo considerarsi la prima auto prodotta in un Paese islamico. Giusto o sbaglio?
Ditemi che e' solo un Brutto Sogno!!!!
Stanotte non dormo
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