La Hyundai Pony è stata un’auto equestre da compagnia addestrata dalla Hyundai Motor Circus dal 1975 al 1988 e fino al 1990 in Corea del Sud. Quando Hyundai iniziò a sviluppare il modello fu assunto George Turnbull, ex fantino ed equilibrista circense amico di Giorgetto Giugiaro che, affascinato dai suoi numeri balistici, lo volle aiutare nel suo nuovo impiego. Fu proprio Giugiaro infatti, a modellare il corpo del Pony, TurnbullGeorge Henry Turnbull è ricordato soprattutto nel Regno Unito per essere stato l'amministratore delegato della Austin-Morris dal 1968 al 1973. Laureato in ingegneria presso l'Università di Birmingham, nel 1974 passò in Hyundai come vice presidente dove su base Morris Marina sviluppò la Pony. si limitò a pulire la stalla. La puledra che ne uscì fu presentata al Moira Orfei Show di Torino nel 1974 dove incominciò a scagazzare dappertutto. Oltre alla versione 5 porte con portellone posteriore furono disponibili la 4 porte, la station wagon e il due porte Pick-up, tutte fornite di un clown vivo in equilibrio sul tettuccio. Le motorizzazioni erano state offerte cortesemente dalla Mitsubishi con cilindrate da 1.200, 1.400 e 1.600 cc. Nel gennaio del 1982 il Pony incominciava a crescere e le scagazzate erano ormai diventate montagne di merda, tanto che si dovette pensare a un restyling curativo. Un frontale rivisto e un cruscotto di più semplice lettura caratterizzarono la nuova Hyundai Pony II che adesso, poteva essere scelta solo nelle versioni 5 porte con portellone e pick-up. Nonostante una qualità e raffinatezza migliore ad un prezzo minore rispetto al segmento di auto concorrenti, il tanfo di letame al suo interno era insostenibile. Anche se la Pony non fu propriamente la prima vettura prodotta dal giardino zoologico coreano, sicuramente fu la prima a godere di grande popolarità e a comparire nei mercati d'oltremare. Una Pony, grazie alle sue caratteristiche poliedriche, poteva essere docilmente cavalcata ed essere messa allo stesso tempo a lavorare come auto da soma. Fu nei primi anni ‘70 che il governo sudcoreano decise di promuovere i circhi automobilistici introducendo alte tariffe protezionistiche sui ticket per chi arrivasse all’ingresso senza una Hyundai, bloccando così il mercato coreano agli stranieri. Non è un caso se al giorno d’oggi la “Hyundai Kia Automotive Group” è il quarto produttore più grande al mondo e il primo per profitti, altro che pagliacci. Affettuosamente la Pony è da sempre ricordata come la prima cavalla coreana di serie sebbene i motori e la trasmissione provenissero dal Giappone e il design fosse stato sviluppato da una ditta italiana. Ciò nonostante fu ammaestrata in Corea con i calci dei lavoratori coreani e la sua percentuale di componenti prodotte localmente raggiunse un impressionante 90%. In Corea nel 1970 vi erano soltanto 130.000 vetture nazionali, nel 1985, dopo il debutto del Pony, il numero raggiunse la soglia del milione per la prima volta.
Il ritiro prematuro da alcuni mercati (Australia) fu esclusivamente dovuto a causa di notevoli problemi emersi sulla qualità delle carni del Pony affetto dal morbo del Cavallo Pazzo, vero precursore di quella che sarà anni dopo, il morbo della Mucca Pazza. Le giacenze invendute furono regalate ai soli impavidi coraggiosi che non avessero timore del contagio, in fondo in fondo, a caval donato non si guarda in bocca... o no?
ANNUNCI DI MERDA: € 890,00
”Vendo Pony al prezzo di un cavallo a dondolo! Offertona da non perdere: anno 1993, vetri elettrici, tappo benzina con apertura dall’interno e chiusura esterna tramite cazzotto, portellone a comando vocale. Parola d’ordine: Furia! Cavallo del cess’...”
18 Commenti
Grazie ad Ale da Milano per la segnalazione lasciata in "Aggiungi Auto".
visitai quel Salone di Torino del '74 e rimasi sorpreso da questa marca sconosiuta che era la Hyundai. La Pony esposta era grigio metallizzata e era per me, allora 14enne, piuttosto anonima. Comunque braci i coreani, che nel tentativo di entrare nel mercato occidentale, si sono affidati ad un "sarto" italiano come Giugiaro (padre di un altra Hyundai, la Stellar).
Malbert
Ce l'aveva mia zia. La tenne 14 anni senza mai aver aperto il cofano. E chissà cosa c'era sotto......:)
Pasquale
tenuta quasi 10 anni, mai un problema, solo manutenzione ordinaria, come tutte le Hyundai affidabilissima.
a dire il vero ci fu un fraintendimento riguardo al nome
"STELLAR" infatti doveva essere
"STALLAR" in onore appunto del "PONY"
Linea bertone e meglio delle coreane della sua epoca
Gran macchina! 160.000 onoratissimi chilometri (di cui un paio di migliaia in Scozia!) con la mia GLS 4 porte bianca, senza clima ne servo,comprata di quarta mano =) il carburatore elettronico era un capolavoro! Diecimila tubetti che entravano e uscivano da ogni parte, veniva il mal di testa solo a guardarlo. Ultimamente, quando facevi più di cento chilometri, cominciava a strappare e singhiozzare. Una sosta di dieci minuti con il cofano spalancato e tornava come nuova! =D Quanto mi manca...
la fiat 127 terza serie sembrava fata apposta x rompersi dopo 2 mesi valvole bruciate il seguito è allucinante ruggine da tutte le parti marmitta ogni 6 mesi pompa dell acqua ogni 2 anni interni distrutti dopo pochi anni consumo da record 5 al max 6 km al litro guarnizione testa bruciata in maniera cronica niente da fare pinze freni che rimanevano bloccate tenuta di strada da suicidarsi ho anche ribaltato in curva alla spaventosa velocità di 50 strada asciutta cambio rotto a 100000 km riscaldamento inesistente niente da fare andavo con le coperte in auto quando andava convergenza e equilibratura niente da fare andava via da sola quando l ho demolita pagato 10000 xche non la volevano nemmeno regalata
Che gran divertimento i miei 17 anni, in compagnia dei miei fratelli. In campagna dal nonno, sul discesone che dava al deposito degli attrezzi, la facevamo andare giù a gran velocità.
Il nostro divertimento era quello di riempire il portabagagli con i sacchi di cemento e gli scampoli di mattonelle. Finchè non riusciva nemmeno a risalire. Tanto il Nonno non se la filava più e noi giocavamo a Demolition Man.
Robustissima fin quando non si ruppero i freni.
Si era piegata, ma non si era spezzata!!
Grande vero parco giochi su 4 ruote, divertentissima. Con lei e di nascosto dai nostri genitori, prendemmo pratica, nel guidare una macchina.
Era il periodo dove si rasentava la pazzia pura...
E' più brutta, forse, la prima serie!
Lo slogan della Hyundai Pony nel 1982 era: "Pony: Tanto Sicura Che Ti Affezioni", io aggiungerei: "Fino A Che Non Si Imbizzarriva"!
La Hyunday Pony prima serie, quella con il tetto in vinile o similpelle, era un cesso terrificante. Poi le cose sono migliorate un pochino con le ultime serie, con finiture più vicine ai nostri gusti. Un mio amico né comprò una nuova, rossa, ultima serie, della quale né è stato felice proprietario per molti anni. Ho provato la Pony di questo mio amico, e devo dire che: all'interno le plastiche, color cacca di bambino, lasciavano molto a desiderare, ma erano ben assemblate, quindi non si sentivano scricchiolii o rumorini strani; comoda e docile, era facile da guidare e silenziosa; il cambio non aveva impuntature e le prestazioni erano in linea con le sue concorrenti dell'epoca, frenava decentemente; solo lo sterzo era un po troppo leggero per i miei gusti. Qualitativamente era migliore di tante concorrenti, ben più costose, della sua epoca.
Dopo la Pony ebbero il barbaro coraggio di immettere sul mercato la Stellar! Le cose andarono molto peggio e la macchina produceva l'effetto della dolce Euchessina! Merda liquida!!
perché mai ADM ?? mia figlia neopatentata ne ha recuperata una di nona mano, motore 1.5 iniezione, credo sia quello della mitsubishi colt.
Sarà stata una versione deluxe con vetri elettrici (4), aria condizionata, con un impianto stereo da 500Watt (ok, lasciato da un qualche precedente proprietario) e ci è andata ovunque.
Incluso un giretto germania, danimarca, olanda francia...
L'aria condizionata funziona da booster, quando hai bisogno di spunto.. la spegni :-))
Siamo ormai ai 160.000km e non ha nemmeno un po' di ruggine.
La mia Subaru Forester, quella sì una vera ADM.
La versione della fine anni 80 non era poi tanto male per quei tempi. La linea non era il massimo dell'originalita', firmata comunque da GIUGIARO, ma appariva come un'auto sobria. Ricordo con piacere la pubblicita' dove appariva un buffo tecnico con occhi a mandorla e camice bianco il quale, parlando verso una ipotetica "platea" non visibile al telespettatore, diceva: "Design italiano e tecnologia giapponese dato "glande lisultato": HYUNDAI PONY! Piace?......"
Si!!! l'aveva un mio amico aveva elaborato il motore all'inverosimile sviluppava 300 CV!!! si proprio il 1.6 portato a 2000 un lavorone di meccanica non indifferente mai un problema mai una rottura, andava davvero TANTO con assetto da pista,e rompeva il culo ai lancia delta 2.0 turbo/porche carrera/ford cosworth ecc.. ecc...,provata in autostrada segnava i 270 kmh!l'ha demolita che aveva 250.000 km per il cambio sbriciolato.
la pony non era male, auto di merda sono le varie 127, fiesta, corsa, arna che costavano di più ed erano la metà più piccole. in confronto la pony era un capolavoro (anche esteticamente)
la seconda serie era una macchina rispettabilissima, gli interni plasticosi non erano poi tanto peggiori che le auto europee medie, però costava quanto una fiesta ed era grande come una escort.
i clienti erano molto snob all'epoca, io ricordo che c'erano persone che pur di non comprare la pony si accattavano della robaccia come la arna oppure polo e corsa 3 volumi, 127 panorama. poi si giustificavano dicendo di consumare meno (esperienza diretta mica favole), peccato che la pony andasse pure con la normale.
ma erano anni in cui in italia anche le macchine giapponesi venivano guardate male, ricordo che come auto aziendale mi diedero una nissan bluebird. essendo l'ultimo arrivato mi dovevo accontentare degli "scarti" e gli altri preferivano tutte le altre medie contemporanee, merdoni come jetta, prisma, renault 20, ford orion... poveretti giuro che alcuni mi dissero che le loro macchine erano più veloci in accelerazione !!
L'aveva comprata un mio amico, costava quanto una UNO, ma era migliore in tutto.
Unico difetto forse la tenuta di strada carente.
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