Subaru è un’ azienda integralista giapponese di autobombe, fanatica della trazione integrale, negli uffici anche le scrivanie hanno le rotelline 4X4, per non parlare delle sedie girevoli che al posto della leva di regolazione hanno il riduttore. In realtà chi costruisce per Subaru è la Fuji Heavy Industries, gruppo industriale che congloba cinque grandi società impegnate nel settore aerospaziale, elicotteristico, automobilistico e manga: il logo del PandiStelle ammuffito infatti rappresenta le suddette imprese e si ispira all’ammasso stellare delle Pleiadi, chiamato nella mitologia giapponese appunto Subaru, del quale 6 stelle sono visibili chiaramente ad occhio nudo, per le altre individuarle, è un’ Impreza. Il primo corpo celeste metallizzato a mostrarsi in serie fu la Subaru 360, dotata di luce propria quando entrava in combustione e progettata come piccola auto economica per i Cavalieri dello Zodiaco e dei Pokemon. La dimensione del corpo e della cilindrata furono studiati per rientrare nei parametri delle Kei car in modo da usufruire dei vantaggi fiscali predisposti dal governo di Pikachu. Soprannominata la coccinella, fu una delle auto più popolari in Giappone offrendo, nonostante le piccole dimensioni, posto per 4 joypad. Il nome della vettura non derivò come si potrebbe pensare dalla dimensione del motore di 356 cc., ma dai 360 gradi di rotazione che potevano essere sfruttati per il gioco della bottiglia, nel caso quest’ultima non fosse disponibile. Il bicilindrico due tempi DKW raffreddato ad aria e con la tosse era montato trasversalmente nella parte posteriore. Al contrario dei convenzionali motori 4 tempi e 4 cilindri utilizzati dalle altre vetture, il due tempi si rivelò più leggero, semplice, di facile avviamento a freddo ed erogante il doppio della potenza in quanto l’energia veniva prodotta ogni due colpetti di tosse del pistone anziché ogni quattro; era solo consigliabile miscelare al carburante ed all’olio ogni tanto due cucchiaini di Lisomucil. Come dosatore era possibile in alternativa utilizzare lo stesso tappo della benzina. Solo dal 1964, 6 anni dopo la sua nascita, con l’introduzione del sistema “Subarumatic”, la lubrificazione ebbe dei circuiti indipendenti e la miscelazione veniva effettuata automaticamente, ma sempre sotto prescrizione medica. Sulla carrozzeria in monoscocca le portelle erano incernierate posteriormente, quelle che gli inglesi definiscono le “suicide doors” che dopo il 1971 furono regolamentate e vietate a tutti i costruttori per motivi di sicurezza. L’apertura controvento se accidentalmente effettuata in marcia, poteva introdurre grosse quantità d’aria nell’abitacolo del veicolo rendendolo fortemente instabile soprattutto alle alte velocità, nel caso della Subaru 360 poi, le graziose portiere sagomate a “cucchiaio” rendevano il tutto più entusiasmante: polmonite forever. Le varianti della coccinella influenzata, introdotte sul mercato abbreviarono i sintomi della malattia con un decesso rapido per tutti i fortunati possessori della station wagon chiamata Subaru 360 Custom, della convertibile, della sportiva “Young”, del pick-up e del furgone Sambar I & II derivato anch’esso dal coleottero. La Subaru 360 fu esportata negli Stati Uniti nel 1968 e venduta inizialmente a $ 1.300. Dato l’entusiasmo e l’accoglienza ricevuta dal pubblico americano fu però offerta benevolmente tre anni dopo da un concessionario locale in stock da 6 (sei) vetture nuove di zecca per $ 2.000 ciascuno. Strano, perché la 360 già dal ‘69 ottenne una discreta notorietà negli States grazie alla rivista settoriale Consumer Reports che rimarcò il suo ridotto peso (400 Kg.) rispetto alle grosse dimensioni delle tipiche autovetture americane e nei crash test, come i loro massicci paraurti potessero far compagnia al conducente nell’abitacolo della Subaru. Iniziarono a diffondersi voci su di proprietari che avessero gettato in mare la propria 360 o che l’avessero triturata in pezzi e di lotti invenduti in giacenza per anni presso i concessionari (non sono battute). La popolarità di Subaru negli Stati Uniti si affermò lentamente solo molti anni dopo con i recenti modelli prodotti. Nel 1970 terminò la produzione della Subaru 360 con 392.000 esemplari realizzati. Dal 2005, come nelle migliori delle tradizioni commerciali, è stata lanciata sul mercato a pedate il revival della 360, la Subaru R1 che, nonostante si discosti stilisticamente parecchio da sua nonna imbalsamata, continua a riesumarla sistematicamente nelle proprie campagne pubblicitarie. Se siete dei giovani rampolli in cerca di un buon business da sfruttare vi consiglio di esportarla e venderla negli USA, il successo è garantito.
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”Vendo Subaru 360 del 1968 libera dalla ruggine che invece si è impossessata di me da quando ho smesso di ubriacarmi. Ha solo bisogno di un lunotto che sfondai con una lattina e una mascherina copri faro anteriore che non so chi me l’ha fregata, ma se lo becco..” (vedi l'annuncio originale in .pdf)
29 Commenti
Mi piacerebbe possederne una, sembra una maggiolino seicentizzata. Unico neo il motore(mica poco): ben più accettata se fosse stata equipaggiata con un 4 tempi anzichè il 2.
Semplicemente grandioso!
Tanto dimostra che magari si comincia con le AdM e poi, basta applicarsi, si può arrivare a produrre AutoMenoDiMerda... O no?
A Marchio', chi c'ha orecchie per intendere intenda!
Risfogliando il guestbook di "Aggiungi Auto" ho beccato la segnalazione di questa macchinina: un Grazie dunque a Cinzia di Bologna :)
@mezzotoscano
super condvido il tuo parere; è scalando la stessa montagna che prima o poi si raggiunge la vetta(salvo imprevisti).
Curiosità:
Subaru nacque come nome di modello che fu dato al prototipo P-1 del 1954: un'auto simile alla nostra 1100 con linee però più graziate e motore da 1500cc che venne ribattezzata poi Subaru nel 1955.
Subaru occupa meritatamente il secondo posto nel mio cuore(inutile dire chi c'è al primo) sia per il suo antenato fondatore Chikuhei Nakajima che per le successive configurazioni aziendali. Va ricordato inoltre il dispositivo anti-inquinamento, senza uso di catalizzatore, messo a punto da Subaru negli anni '70.
Quanto all'ammasso delle Pleiadi, già un'Impreza vederlo come ammasso per via dell'inquinamento luminoso in crescita, è composto, secondo la tradizione, dai più rappresentativi Alcyone(altro modello Subaru), Merope, Maya, Asterope, Taigeto, Electra, Celeno, in tutto 7. Mi auguro quanto prima in Subaru aggiungano la stella mancante.
Un doppio grazie ad Adm per la recensione: l'astronomia è un altro dei miei interessi.
Questa SUBARU 360, è come un piccolo maggiolino, che rappresentava la piccola utilitasia del giappone, come da noi la fiat 500.
Una macchinetta con delle diimensioni contenute, capace di trasportare 4 persone, e con dei consumi contenuti.
Ne furono prodotti svariati modelli, tra cui la YOUNG la YOUNG S e la YOUNG SS, ( giovane, giovane sportiva, giovane supersportiva )
Tra le verioni cambiala leggermente l'erogazione di potenza del piccolo motore bicilindrico BOXER 2T, che lo si sentiva gridare all'interno del cofano motore fino ad un regime di 9000RPM!!!
Tutto sommato, è una macchina che viene riportata anche nei giochi come GranTurismo2-3-4 della PlayStation...
Se l'hanno messa ci sarà stato un ottimo motivo...secondo voi con ce macchina hanno cominciato i campioni di DRIFT GIAPPONESI?!?!
beh che sciccheria driftare con sto tolotto
si sa che i giapponesi c hanno i gusti n po.........
ahahahahah
comunque quoto
Auto che ha fatto la storia del Giappone. E' l'equivalente della nostra 500. Tra l'altro, bellissima, per me. Edu
Sebra una vecchia 500 cinquantina
E' una nonnina carina e simpatica e da gran patita delle Subaru vorrei ne facesse parte della mia collezione.
A me piace ... è simpatica e bellina
Ne vorrei una nel mio garage
Non pensavo che esistesse il remake della 360! Cmq non era brutta, era una specie di FIAT 500 giapponese:la linea è quella, ma la cilindrata era minore, ma avevano la stessa potenza,trazione(anche se a quei tempi quasi tutti avevano la TP)e posizione del motore. beh...quindi la R1(la erede o meglio remake della 360)può essere una specie... di FIAT 500 2007 Giapponese!
Sembra una brutta Seicento...
Vista di 3/4 anteriore assomiglia un poco alla nostra 500...molto storpiata.
Aggiungo:comunque gradevole.
Anche se le ho sempre considerate le migliori auto giapponesi, e su questo sono supportato da chi ci mette le mani per professione, duole notare che l'aspetto design in casa Subaru non venga tenuto con considerazione degna del prodotto sin dalle origini.
Peccato
Beppe
Be non corriamo,dire che fa cagare è troppo.E' una "sorella" orientale della nostra mitica 500 o della Mini inglese...sono le progentirici dell'era moderna automobilistica.
A me piace :)
... è palesemente una fiat 500 peggiorata.
:-|
Caro AdM come altra auto della della Subaru che ne dici di recensire la Subaru R-2 del 1969? La prima serie somiglia molto alla FIAT 600!
Caro AdM dimenticavo: che ne dici di recensire anche la Subaru Rex?
Almeno, rispetto a quello scritto nella recensione, Crystal il cavaliere del Cigno, guidava un'auto molto più bella, credo che fosse una Mazda RX-7!
Vorrei possederla anche io. Uno dei capolavori del Giappone di quegli anni. Nasce dalla tecnologia degli aerei da caccia Nakajima, che con i Mitsubishi zero dominavano il Pacifico. Bella ed originale.
Per dire bella a questa 360, bisognerebbe avere una rara malattia alla corteccia celebrale!
Un'auto gradevole, anche se sembra una FIAT 500 deformata!
è persino più brutta della 500.
La 500 a differenza di questa fetenzìa è una vera macchina, piccola ma con numeri da capogiro, non questa 1/4 di pugnetta!!
se decidi di fare un AdM, devi essere sicuro che lo sia .. a 360 gradi
Davvero carina e interessante, mi piace.
Motore posteriore trasversale 2 tempi da 16cv 3 marce e 85km/h, una buona abitabilità e una linea simpatica e originale per gli amanti delle curve (nel senso del design) poi dal 60 la velocità è aumentata a 90, dal 64 è stato aggiunto il miscelatore automatico da riempire ogni 600km ed il cruscotto è stato totalmente rivisto, ha dimenticavo è stata aggiunta una 4a marcia, solo per il mercato americano la potenza venne portata a 25cv, la velocità saliva a 110km/h e l'accelerazione da 0 50mph (80km/h) scendeva a 17sec, ma per sputtanarla a dovere le riviste specializzate del tempo in USA hanno condotto una prova su strada dove la velocità non superava i 90, per arrivare a 80 ci volevano 37sec e non si andava oltre i 12-13km per litro, prestazioni chiaramente e volutamente falsificate per evitare l'intaresse da parte del pubblico americano.. Infatti era noto che gli americani boicottavano sistematicamente le auto provenienti dal Giappone, a tale riguardo si vede il film Gung-Ho arrivano i Giapponesi.. In Europa la scarsa stima dei motori 2tempi e il commovente e patetico tentativo di Agnelli di difendere la produzione nazionale hanno minato l'intaresse per questa coccinella..
Un vero simpaticone, capace di mascherare con il sarcasmo la totale inettitudine in campo automobilistico, in poche parole non capisce un cazzo.
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